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Seiko: nuova frontiera sulle lenti progressive?

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Premessa La fisica ottica é uguale per tutti. Sono regole della natura: la luce si comporta in un determinato modo e non possiamo trasgredire a queste regole o modificarle . Fisica ottica. Punto. Una lente oftalmica sferica da -1 prodotta da Zeiss, Essilor, Tokai o Seiko seguirá le stesse regole: la luce colpisce il diottro e viene deviata in funzione dell'angolo di incidenza e del materiale che attraversa. Perché le lenti progressive si comportano in modo differente? In realtá si comportano tutte allo stesso modo ma.... ...esistono delle scelte che le singole ditte fanno su questo particolare tipo di geometria. Anche costruire una lente multifocale ha delle regole, ad esempio il teorema di Minkwitz . Questo teorema afferma che: "l’astigmatismo perpendicolare alla linea ombelicale cambia due volte più rapidamente del tasso di variazione di potenza lungo la linea" . In parole povere, maggiore é l'addizione e piú saranno forti e invasivi gli astigmatismi sviluppati al d

Effetti collaterali delle lenti

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Di recente ho risposto a molte domande sulla aberrazioni delle immagini prodotte dalle lenti degli occhiali. In particolare due persone riferivano di vedere "ovalizzato" o di percepire il mondo "piú basso, schiacciato". Le lenti infatti permettono di migliorare la nitidezza delle aimmagini, ma hanno degli effetti collaterali sulla forma delle immagini. Queste alterazioni delle immagini sono delle distorsioni ottiche . Ce ne sono di diverso tipo ma considereremo quelle che vengono maggiormente percepite: sferica torica coma (non é il temine esatto ma prendetelo per buono) Distorsione sferica Si tratta di una alterazione delle immagini uniforme che coinvolge sia le lenti negative che le lenti positive. Maggiore sará il potere della lente e maggiore sará l'effetto di tale aberrazione. Le lenti negative (con segno -) riducono le dimensioni delle immagini e generano una distorsione "a barilotto" (b). Le lenti positive (con segno +) ingrandiscono le immagin

Perché tutti dovremmo usare degli occhiali occupazionali.

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Beh, non proprio tutti tutti. Ma in presenza di presbiopia (difficoltá nella visione da vicino) le lenti occupazionali diventano un valido alleato. Anche se di lieve entitá.   Premessa Chi legge da un po' il blog avrá ormai compreso che ci sono diversi meccanismi visivi collegati tra loro e che mantengono un certo equilibrio. In particolare mi riferisco al meccanismo di accomodazione, grazie al quale l'occhio mette a fuoco da vicino, e alla convergenza, che ci permette di allineare gli occhi su una stessa immagine. In pratica quando osserviamo qualcosa da vicino gli occhi convergono e il cristallino diventa piú curvo . Quando il cristallino si distende gli occhi divergono per guardare da lontano. É un sistema a due vie: il fuoco influisce sulla posizione degli occhi la posizione degli occhi influisce sul fuoco Tenete a memoria questo concetto. Il logorio della vita moderna Una volta, con un occhiale bifocale, era possibile svolgere tutte le attivitá quotidiane. Poi venne il pr

i problemi di una eccessiva rigiditá

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La maggior parte dei problemi che un ottico deve affrontare sono legati alle abitudini (spesso poco virtuose) delle persone. Abitudini protratte per tanto tempo da divenire consolidate, fisse e rigide; tanto rigide da non consentire alcuna variazione. Ma di quali variazioni stiamo parlando? I concetti di base Prima di parlare degli occhiali, per capire meglio la questione, dobbiamo fare un passo indietro: considerare che il sistema visivo fa parte di un sistema piú complesso e che lavora in equilibrio con altri sottosistemi. La somma totale di tutti questi sistemi é l'essere umano preso nel suo insieme. Gli occhi infatti forniscono informazioni al cervello su come siamo posizionati nello spazio; il solo guardare l'orizzonte fornisce informazioni su dove sia il cielo e il terreno, il sopra e il sotto. In piedi a occhi chiusi oscilliamo, ad occhi aperti siamo piú stabili. Gli occhi contribuiscono non solo a decifrare cio che ci circonda ma permettono un migliore orientamento nell

Le lenti progressive freeform sono migliori?

La risposta alla domanda del titolo, se valutiamo le statistiche e i grand i numeri, é semplice: si. Ma chi legge il blog da tempo sa che non mi accontento di dare risposte semplici. In cosa sono meglio le lenti di ultima genereazione? Tenendo ben presente il teorema di Minkwitz, sappiamo che il canale di progressione ha una "strettoia" nel campo visivo deputato alle medie distanze. Sappiamo anche cosa regola la forma questo imbuto: non possiamo allargarlo ma con le nuove tecnologie possiamo scegliere dove spostarlo , creando, ad esempio, lenti dedicate alla guida in cui le distorsioni sono concentrate nella parte bassa del campo visivo invece che nella zona intermedia (usata per guardare il cruscotto). Inoltre abbiamo un maggiore controllo su cosa succede nel campo visivo periferico. Ma cosa succede al di fuori del canale di progressione? Ci sono le aberrazioni; sembra una parola proprio brutta, ma indica solo la differenza tra l'immagine reale e quella vista attraverso

Lenti progressive a canale largo; lenti progressive a canale stretto.

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Immagine estratta da questo testo Le progressive sono un gran casino. Anzi, mi correggo. Le progressive, rapportate alle persone, sono un gran casino. Le lenti in se hanno una struttura che potremmo semplificare (al solo scopo di spiegarle) in zona da lontano, da lettura, e canale di progressione in mezzo tra le due . Se sono tanto semplici cosa le rende complesse e difficili da gestire? Potremmo affermare che il maggiore responsabile sia ció che sta al di fuori del canale di progressione! Cos'é il canale di progressione? In una lente monofocale (non progressiva) nel centro ottico non siano presenti aberrazioni o effetti prismatici (deviazioni); man mano che ci si allontana dal centro ottico questi effetti si fanno sempre piú presenti ma rimangono distribuiti uniformemente. In questo caso il campo visivo periferico subisce una alterazione semplice e viene considerato ampio . Il canale di progressione congiunge la zona ottica da lontano , di solito piuttost

I termini usati dagli ottici spiegati in breve

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Studiando optometria mi chiedevo perché dovessi sapere che la tal cosa ha quel nome e non un altro: mi risposero che conoscere i concetti é importante e che dargli un nome ci permette di comunicare con altre persone che conoscono gli stessi concetti. A tal proposito ho pensato di creare un piccolo vocabolario per capire cosa dicono gli ottici quando parlano ai clienti. Conoscendo questo vocabolario anche il cliente saprá cosa chiedere all'ottico. Termini sulle capacitá visive Decimi Spesso confusi con le diottire , i decimi indicano la capacitá di distinguere dettagli minuti a distanze elevate. In un occhio ideale e perfetto si potrebbe arrivare a 20/10. Personalmente non ho conosciuto nessuno con tali capacitá ma ho potuto vedere persone in grado di distinguere 16/10. La quantitá accettata come buona e che indica un ottimale stato visivo é quella di 10/10. Diottrie Definisce il potere di una lente . Maggiore é il numero espresso e piú spessa sará la lente. Diot

Quando spendere e quando risparmiare con le lenti progressive

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I 3 argomenti piú quotati nel blog sono. i costi delle lenti la qualitá delle lenti le lenti progressive Oggi li affronteremo tutti e tre, mettendoli in relazione. E per cominciare voglio istruirvi su alcuni aspetti delle lenti.   Cos'hanno in comune tutte le lenti? Le aberrazioni. Inutile inventarsi che non ce ne siano. Tutte le lenti, chi piú chi meno, apportano delle variazioni su cio che osservo. Le immagini attraverso le lenti positive appaiono piú grandi; piú piccole se viste attraverso una lente negativa; schiacciate dalle lenti toriche, incurvate dall'aberrazione sferica . Tutte queste variazioni influiscono sulla percezione dello spazio circostante e richiedono adattamento. Questo concetto serve ad introdurre il prossimo dilemma. Cos'hanno in comune tutte le lenti progressive? Le lenti progressive introducono molteplici aberrazioni legate alla differenza di potere tra la parte superiore e la parte inferiore della lente stessa. La costru

Prezzi gonfiati per essere scontati?

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Correva il 2014; ero in vacanza al mare e trovo dei Polaroid prezzati a 125 euro scontati e a 50! Sembrerebbe un super affare. Nel mio negozio il prezzo era quello di listino: 50. Ci  sono rimasto male anche quando un cliente mi ha chiesto un occhiale particolare che gli avevano proposto a 249 euro, quando nel listino al pubblico é a soli 149 euro! Capisco che ci troviamo nel libero mercato e posso vendere la merce al prezzo che voglio. Ma mettere un prezzo maggiorato per far vedere "lo scontone" e far leva sul fattore "occasione" lo trovo scorretto. Allo stesso modo ho trovato scorretta la pubblicitá di occhiali con lenti progressive a 499 invece che a 1200, prezzo medio (secondo questo gruppo di cui non cito il nome) di un occhiale dalle medesime caratteristiche, ma fatto dalla concorrenza. Accetto la sfida! Leggiamo le regole: in piccolo é scritto che monteranno lenti in materiale Cr39, quindi con indice refrattivo 1,500 e che potete scegli

La lente progressiva del futuro. Sará la migliore in assoluto.

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Quante volte abbiamo sentito dire che é difficile adattarsi alle lenti progressive o che fanno girare la testa? Un giorno, durante un corso sulle lenti progressive, il professore (esperto della materia, che teneva il corso (non ricordo il nome) disse che le lenti progressive avrebbero sempre avuto distorsioni laterali ... almeno fino a quando non fossero state costruite delle lenti ad indice refrattivo variabile. Tale lente ancora non esiste.... Ma siamo vicini a quel giorno: abbiamo la tecnologia, ed é letteralmente nelle nostre tasche! Come fanno i cellulari a mettere a fuoco? Ero convinto che vi fosse qualche meccanismo elettronico che variava la posizione delle lenti, ma mi é stato spiegato che non vi é alcun meccanismo ma una variazione refrattiva attraverso cristalli liquidi sollecitati elettricamente. Non per tutti gli occhiali Tale tecnologia a cristalli liquidi potrebbe essere applicata alle lenti da vista. Lenti che necessiterebbero di un supporto adegu

I dati allarmanti sulle progressive.

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Stavo leggendo un articolo scritto da Nicola Di Lernia su B2eyes , il quale afferma che "I dati da cui partiamo oggi sono comunque insufficienti per un paese evoluto: penetrazione delle progressive ancora intorno al 20% nonostante la riduzione del suo prezzo al pubblico; prima dotazione di occhiale progressivo a 54 anni con un’addizione media di 2.00 D"     Perché li definisco allarmanti? in questa immagine sono evidenziate le distorsioni di una lente progressiva di vecchia generazione con addizione elevata In primo luogo le lenti progressive di oggi costano meno di una volta ... cosa giá accennata su un precedente articolo . Potrebbe sembrare che costino tanto , ma un progressivo base puó costare meno di una coppia di occhiali! Nonostante questo vengono usati solo dal 20% dei presbiti. L'altro dato allarmante é che il primo progressivo viene spesso indossato per la prima volta con 2 diottrie di addizione all'etá di 54 anni . É un dato che indica

Garanzia di adattamento alle lenti progressive. Pericolosa?

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La garanzia di adattamento alle lenti progressive che molti negozi propongono (incluso il mio) é una cosa pericolosa. Dico sul serio. Il sistema in se potrebbe funzionare se venisse considerato come "l'ultima spiaggia".  Una scialuppa di emergenza da usare solo se la nave affonda! Tuttavia garantire l'adattamento attira tutte quelle persone che partono giá col dubbio di non riuscire a portare la lente progressiva. E il dubbio é nemico. Ecco alcune delle conseguenze: Ridotta motivazione nell'adattamento L'occhiale da un po'di fastidio o non da gli effetti che ci si era immaginati e lo si abbandona sena nemmeno provarci per una settimana! "Tanto se non funziona mi rimborsano". Ho avuto clienti con difficoltá di adattamento, ma insistendo nel portarli hanno educato il sistema visivo a gestire la lente con successo. C'é chi ha impiegato anche 2 mesi ma ora non riesce a farne a meno. Abbassamento delle aspettative &quo

Lenti a contatto progressive. Impariamo a conoscerle.

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Le lenti a contatto esistono anche progressive, ovvero che permettono di vedere a fuoco sia da lontano che da vicino . Essendo lenti a contatto non generano distorsioni come le lenti progressive che si montano sugli occhiali, rendendo il primo impatto piú "soft"; sembrerebbero la soluzione a tutti i problemi.... ma anche qua ci sono dei compromessi che bisogna conoscere. Come sono nate? I produttori di lenti a contatto sono da sempre molto attenti al fenomeno del drop-out; si tratta dell'abbandono dell'uso delle lenti a contatto: in passato dovuto all'esaurimento corneale e ai problemi di lacrimazione, effetti oggi mitigati dalle lenti in silicone-hydrogel. Rimane il problema del drop-out dovuto alla presbiopia . Per arginare tale situazione (e conquistare un'altra fetta di mercato) sono state create le lenti a contatto progressive. Come funzionano? A differenza di quelle usate negli occhiali, con cui é sufficiente spostare gli occhi sulla

Quanti occhiali servono? Scopriamolo con Piergiangi.

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Sono finiti i tempi in cui bastava un occhiale per tutto e che sarebbe durato una vita. No, non dico che le montature di adesso o le lenti durino di meno; semplicemente sono cambiate le esigenze visive. Il progressivo con cui si fa tutto non basta piú. Prima dell'informatizzazione, negli anni 70, era tutto diverso: i lavori d'ufficio venivano svolti a  mano,  trascrivendo i dati uno ad uno, mantenendo una distanza di focalizzazione sempre uguale. Chi non lavorava su libri contabili concentrava la visione su distanze maggiori. Quando si faceva la spesa la si faceva nel negozio sotto casa e l'esigenza di leggere l'etichetta con gli ingredienti o le scadenze era pressoché nulla. I ritmi erano meno serrati e la miopia era meno diffusa. Se chiudiamo questa parentesi sul passato ci possiamo rendere conto che tutto é cambiato: abbiamo una scelta di prodotti per gli occhi piuttosto vasta... ma che non sfruttiamo appieno. Se ci pensate abbiamo molte scarpe: ci

Steiner. Nome tedesco, lenti cinesi?

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Mi viene riproposto fino alla nausea. Pareri su "occhiali24" e siulle lenti "Steiner Vision" mi vengono richiesti di persona, via mail o tramite i social. Fanno una pubblicitá piuttosto aggressiva e che reputo pure un po' scorretta, paragonando delle ipotetiche lenti di alta gamma piuttosto costose alle loro. Hanno offerte "limitate" che propongono di continuo: un po' come gli operatori telefonici (senza far nomi) che in negozio ti dicono "l'offerta é limitata per le prossime 48 ore". Ma te lo dicono tutte le volte. Si vantano di prezzi bassi perché propongono lenti dal produttore al consumatore.... anche se poi c'é sempre un negoziante in mezzo che lavora (e qualcosina ci deve guadagnar pure lui! Sennó chiudiam tutti e ciao ciao servizi dell'ottico). Insomma tanto marketing! Ma queste lenti come sono? Io non le conosco. Mi é capitato solo una volta di vedere una coppia di lenti progressive, a detta del cl

lenti bifocali, una potenziale alternativa alle progressive.

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Sembra che il mondo le abbia dimenticate... ma sono ancora tra noi. Ma se non riuscite ad usare le lenti progressive potreste provare con loro: Le lenti bifocali! Per chi non lo sapesse: sono lenti progettate per guardare da distante ma dotate di una piccola porzione in basso dedicata alla visione da vicino. Spesso associate all'avanzamento di etá... e secondo molti sono antiestetiche... ma potrebbero stupirvi! Sono molto più confortevoli delle lenti progressive in quanto sfruttano solo due punti focali: uno da lontano ed uno da vicino. Di conseguenza non generano le distorsioni del campo visivo che nelle lenti progressive sono piú accentuate e creano tanti problemi Inoltre la zona da vicino, essendo assente la zona per la visione a distanze intermedie, è posta più in alto ed è più facile da raggiungere; inoltre per quanto piccola sia può sfruttare un'area maggiore rispetto alla sua controparte progressiva. Come per le progressive ne esistono varie