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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

Lenti progressive a canale largo; lenti progressive a canale stretto.

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Immagine estratta da questo testo Le progressive sono un gran casino. Anzi, mi correggo. Le progressive, rapportate alle persone, sono un gran casino. Le lenti in se hanno una struttura che potremmo semplificare (al solo scopo di spiegarle) in zona da lontano, da lettura, e canale di progressione in mezzo tra le due . Se sono tanto semplici cosa le rende complesse e difficili da gestire? Potremmo affermare che il maggiore responsabile sia ció che sta al di fuori del canale di progressione! Cos'é il canale di progressione? In una lente monofocale (non progressiva) nel centro ottico non siano presenti aberrazioni o effetti prismatici (deviazioni); man mano che ci si allontana dal centro ottico questi effetti si fanno sempre piú presenti ma rimangono distribuiti uniformemente. In questo caso il campo visivo periferico subisce una alterazione semplice e viene considerato ampio . Il canale di progressione congiunge la zona ottica da lontano , di solito piuttost

Igiene visiva al lavoro

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Per Igiene visiva non si intende "lavarsi gli occhi spesso" ma utilizzarli in modo corretto. In una situazione ideale il sistema visivo vede bene sia oggetti distanti che vicini, é in grado di discriminare forme, colori, distanze. Buona parte delle abilitá visive vengono apprese e devono essere gestite in modo corretto . Il problema maggiore che il sistema visivo si trova ad affrontare é quello della osservazione da vicino. Documenti, computer, tablet e cellulari ci costringono a mettere a fuoco da vicino per periodi prolungati . É una delle facoltá dei nostri occhi ma lo sfruttamento eccessivo ne riduce l'efficienza. All'interno dell'occhio ci sono dei muscoli che muovono una lente. Questa lente si chiama cristallino: quando é disteso e rilassato vediamo da lontano, quando viene schiacciato, assumendo forma piú "panciuta" ci permette di vedere nitidamente gli oggetti vicini . Quando state 4 ore di fronte al pc mettete in gioco ci

"Se sei da solo non sei libero, sei abbandonato"

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"Se sei da solo non sei libero, sei abbandonato" Si tratta di una frase che disse Anto Rossetti (spero di non aver sbagliato l'attribuzione), autore di molteplici libri di optometria. Ho avuto modo di sentire queste parole ad una presentazione dei nuovi filtri solari della Barberini. Si disquisiva sul commercio on-line e su come le persone fanno acquisti tramite internet. Su internet si é soli. Siamo noi di fronte ai nostri computer, alla ricerca di informazioni. Informazioni che cerchiamo per sapere le caratteristiche di un determinato prodotto, per istruirci o semplicemente sentire un parere. Spesso peró siamo vittima del marketing o della disinformazione. Rischiamo di considerare attendibili fonti che non lo sono. Si ha l'impressione di potersi arrangiare, ma é impossibile sapere e comprendere tutto : per quanto google (o altre fonti, scegliete quella che usate piú spesso) possa risultare fonte di nozioni e informazioni di ogni tipo, spesso c

Consigli per l'estate.

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Se tutto é andato per il meglio questo post verrá automaticamente pubblicato mentre mi prenderó qualche giorno di vacanza. Si tratta di qualche raccomandazione per tutti gli utenti che indossano occhiali e lenti a contatto. 5 regole per gli occhiali Sia che andiate al mare o in montagna, usate occhiali che garantiscano una protezione solare adeguata: il ridotto inquinamento, il riflesso dell'acqua o della sabbia e l'atmosfera piú sottile alle alte quote aumentano l'incidenza dei raggi UV Evitate le temperature elevate! Per temperature elevate non intendo i 40 gradi al sole, ma cose come lasciare gli occhiali in auto mentre la macchina rimane parcheggiata sotto il sole potrebbe danneggiare la montatura e sicuramente danneggerá i trattamenti di indurimento e antiriflesso delle lenti! La stessa cosa puó avvenire se lasciamo gli occhiali in una borsa o in una custodia sotto il sole: é importantissima l'aerazione. Anche sostare di fronte a un BBQ ci espone a vampa

I termini usati dagli ottici spiegati in breve

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Studiando optometria mi chiedevo perché dovessi sapere che la tal cosa ha quel nome e non un altro: mi risposero che conoscere i concetti é importante e che dargli un nome ci permette di comunicare con altre persone che conoscono gli stessi concetti. A tal proposito ho pensato di creare un piccolo vocabolario per capire cosa dicono gli ottici quando parlano ai clienti. Conoscendo questo vocabolario anche il cliente saprá cosa chiedere all'ottico. Termini sulle capacitá visive Decimi Spesso confusi con le diottire , i decimi indicano la capacitá di distinguere dettagli minuti a distanze elevate. In un occhio ideale e perfetto si potrebbe arrivare a 20/10. Personalmente non ho conosciuto nessuno con tali capacitá ma ho potuto vedere persone in grado di distinguere 16/10. La quantitá accettata come buona e che indica un ottimale stato visivo é quella di 10/10. Diottrie Definisce il potere di una lente . Maggiore é il numero espresso e piú spessa sará la lente. Diot