Realtá virtuale: Nintendo e Google hanno sbagliato tutto

Nintendo e google hanno sbagliato tutto.
Beh, non proprio tutto tutto.
Solo quello che riguarda la realtá virtuale.
 
Al principio fu google con i cardboard!
Bella l'idea. In effetti si tratta del modo piú economico per provare la realtá virtuale:
basta un cellulare ed un supporto con le lenti (il cardboard, che in origine era fatto di cartone!).

10 per l'idea.
3 per l'esecuzione.

Il VR kit della Nintendo e i Cardboard di Google sono decisamente imperfetti a causa di due problematiche:
  • nessuna regolazione corretta della distanza interpupillare
  • assenza di tracciatura della posizione

Centratura

Google Cardboard. Dovreste poter notare
una somiglianza con il Nintendo Labo
Tutti i dispositivi di realtá virtuale proiettano delle immagini leggermente differenti per ogni occhio: in questo modo si puó trasmettere la percezione di profonditá; é lo stesso concetto sfruttato dai cinema per le proiezioni delle pellicole in 3D.
Tali immagini devono esssere allineate agli occhi: se ho gli occhi distanti l'uno dall'altro 60mm, anche il centro delle immagini proiettate dovrá essere a 60mm l'uno dall'altro.
Se cosí non fosse costringeremmo i nostri occhi a sforzarsi per ricercare quell'allineamento, con il rischio di generare astenopia (occhi stanchi e affaticati), diplopia (visione doppia), visione sfocata, percezione ridotta della tridimensionalitá, soppressione di un occhio.
Il Vr Kit Labo di Nintendo non consente di regolare tale distanza; I Google Cardboard originali nemmeno. Alcuni cardboard consentono tale regolazione... ma si tratta di un posizionamento soggettivo che puó non corrispondere a quello reale.

Posizione

Quando ci muoviamo possiamo percepire le rotazioni della testa, ma anche se ci stiamo avvicinando a qualcosa o se ci stiamo spostando lateralmente: percepiamo sia i movimenti di rotazione che quelli di traslazione.

I movimenti di rotazione ci permettono di osservare l'ambiente circostante.
I movimenti di traslazione ci permettono di comprendere le distanze anche tramite il parallasse (gli oggetti vicini sembrano spostarsi maggiormente di quelli distanti).

Sia i sistemi di Google che quelli di Nintendo sfruttano accelerometri e giroscopi per capire in che direzione stiamo guardando, ma non sono in grado di capire se ci stiamo spostando, anche se di poco, nello spacio circostante.
Questa mancanza genera una differenza tra cio che viene visto e cio che viene percepito, generando cinetosi, meglio conosciuta come mal d'auto.

Conclusioni

Sono sistemi progettati per un uso saltuario della realtá virtuale, pertanto non andrebbero impiegati per sessioni superiori a pochi minuti. Se voleste usare la realtá virtuale per un tempo prolungato é meglio sfruttare un sistema dedicato.

PSVR, piú costoso ma anche piú evoluto.
Attualmente i sistemi che eseguono i tracciamenti migliori e che danno possibilitá di regolazione sono su computer, ma richiedono hardware piuttosto potenti e costosi.

Una alternativa economica é il sistema PSVR della sony: si tratta di un visore che si collega alla Playstation 4; Il sistema di tracciamento ha delle imprecisioni, richiede una Playstation 4 ma  costa la metá di un HMD per PC ed é semplice da installare.

Va ricordato che si sconsiglia l'uso di questi dispositivi al di sotto dei 12 anni in quanto il sistema visivo del bambino é in piena fase di sviluppo.
In presenza di qualunque tipo di disturbo con tali sistemi, dalla sensazione di occhi stanchi alla nausea o disorientamento,  é importante rivolgersi presso un optometrista ed un oculista per valutare le funzionalitá visive e la salute dell'occhio.

Commenti

  1. ciao, anzitutto complimenti per il blog. 
Avrei una domanda: la mia compagna 1 anno fa ha acquistato una montatura da vista marca Celine (originali, presso concessionario ufficiale). Non sono stati mai indossati perché ha poi preferito le lenti a contatto, ieri abbiamo ripreso la montatura volendo far installare una lente transitions in vista dell’estate, e con immenso stupore ci siamo accorti che le aste sono completamente deformi ovvero divergono verso l'esterno. Come è possibile ciò? Ovviamente conservate nella custodia originale e lontano da fonti di calore... erano in un cassetto insieme ad altri occhiali da sole che non hanno subito lo stesso infausto destino. Ecco le foto:
    https://i.imgur.com/fNZDvw1.jpg
    https://i.imgur.com/ptit1wH.jpg
    Grazie e complimenti!
    Buon lavoro

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  2. Buongiorno.

    La foto linkata mostra un occhiale privo di lenti ma presumo che fossero installate in precedenza: Le lenti presenta una geometria leggermente diversa da quella degli occhiali e li spingono ad appiattirsi. In particolar modo le lenti negative spingono nella zona tempiale.

    In secondo luogo l'acetato di cellulosa nasce da delle lastre. Piatte. Che vengono fresate e poi incurvate. Possono tendere a prendere la forma originale.

    Potrebbe esser maturata la lastra stessa: normalmente vengono fatte stagionare a temperatura controllata. Quando stagionano, le lastre, tendono a stingersi. Se si stringono le lastre ma le lenti rimangono della forma originale le lente si imbarca e la lastra si raddrizza.

    Tutte queste variazioni sono facilmente gestibili. Il mio suggerimento che do a tutti é comunque di far fare una revisione dell'occhiale ogni 6 mesi. L'ottico che vi ha venduto gli occhiali sará felice di rivedervi e potrá sistemare eventuali anomalie in pochi minuti. Suggerisco ogni sei mesi perché é un arco di tempo in cui le temperature cambiano notevolmente: anche tenere l'occhiale in casa in un cassetto non garantisce una temperatura costante. Tra estate e inverno cambia anche l'umiditá!

    Meglio non esagerare con l'utilizzo continuativo delle lenti a contatto. D'estate con le lenti a contatto sono consigliabili lenti che blocchino anche gli infrarossi per ridurre l'evaporazione della lacrima.

    Saluti Alberto

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  3. Buongiorno dr Alberto,
    La ringrazio per la celere risposta e l'impegno che mette in questo blog che seguo sempre con piacere, non si finisce mai di imparare!

    Non pensavo che le sole lenti potessero modificare la geometria della montatura nel tempo!
    Quindi, esempio, le lenti cd. "flat" tendono a rovinare la montatura nei mesi/anni a venire?

    Circa la questione delle lastre di acetato... ipotizzo che probabilmente abbiano (Celine, ndr) utilizzato delle lastre di scarsa qualità per costruire paio di occhiali, giusto?!
    Glielo chiedo in quanto insieme a questo paio abbiamo anche altri paia di occhiali (circa una decina, delle più svariate marche), e solo questo Celine ha subito questo destino!

    Comunque vi era installato il lentino demo Celine, quello trasparente senza diottrie, non vi era installata alcun tipo di filtro solare né da vista. E' un paio di occhiali che ha acquistato e messo lì nel cassetto per utilizzo futuro.

    Ne approfitto della sua gentilezza, quindi in linea di massima meglio una lente leggermente "allentata", ovvero che entra ed esce facilmente dalla sua sede, e non una che "stringa" e sia perfettamente aderente alla montatura?

    Grazie per il consiglio sulle lenti a contatto, glielo riferirò
    Buon lavoro nonché buona giornata,
    Giulio

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    Risposte
    1. Grazie per i complimenti. Non sono Dottore. Anche il diploma di optometrista non é un diploma universitario (anche se i corsi toccano gli stessi argomenti)

      Le lenti non rovinano la montatura. É indubbio che peró vi interagiscano.
      Sulla qualitá delle lastre non posso permettermi di dire che fossero di scarsa qualitá o di alta qualitá o se qualcosa é andato storto durante la produzione dell'occhiale (difetto o partita lastre difettosa).

      Potrebbe esserci stato un problema nella stagionatura delle lastre... ma é solo una ipotesi.

      La lente deve essere della dimensione giusta. Ne grande ne piccola. Quello che avviene dopo se la montatura cambia non é facilmente prevedibile. A tal proposito meglio sempre optare per un montaggio a freddo, ovvero senza scaldare il materiale della montatura per renderlo piú malleabile.

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  4. Grazie gent.mo Alberto,
    per me resta comunque un "dottore", nel senso di maestro in queste tematiche ;)

    Domanda:
    ma una volta che la lastra con cui è stato prodotto il paio di occhiali è stagionata, si è al riparo da eventuali "imbarcature" future?

    Oppure le nostre montature in acetato sono destinate, prima o poi, ad "allargarsi" anche senza indossarle?

    Cioè, se compro un occhiale oggi, salvo problemi di stagionatura o infima qualità della lastra, posso stare tranquillo che tra 1 anno o 10 anni non lo troverò deformato?

    grazie ancora
    rinnovo e ricambio i saluti

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    Risposte
    1. Se acquista un'auto é sicuro che durerá 10 anni? SI, purché ne venga fatto un corretto uso ed eseguita la manutenzione periodica.
      Allo stesso modo un occhiale necessita di manutenzione.

      Anche un'auto se lasciata immobile a lungo si deteriora: le gomme si sgonfiano, il metallo ossida e l'olio si deteriora.

      Per gli occhiali vale lo stesso principio.
      Certo si tratta di una struttura piú semplice, ma non immune all'invecchiamento.

      Maggiori sono le intemperie a cui é esposta e maggiore sará il deterioramento.
      Anche variazioni termiche e di umiditá possono influire: pensiamo alla differenza di temperature tra estate ed inverno! Non sono nemmeno temperature costanti, se d'estate una persona tiene il condizionatore acceso ma ne andasse una settimana al mare? spegnerebe il condizionatore e inevitabilmente la casa si scalderebbe (con tutto cio che contiene).

      Di tutti gli occhiali che ho nei cassetti in genere non vedo alterazioni e non saprei dirle cosa possa aver modificato i suoi. Probabilmente si tratta solo di un caso sfortunato... ad ogni modo non mi preoccuperei troppo a riguardo: come ho accennato altre volte l'acetato di cellulosa é ripristinabile. Un bravo ottico dovrebbe poterlo riportare facilmente allo stato originale in pochi minuti.

      Capita spesso che tali modifiche della struttura avvengano con l'uso... motivo per cui é bene far visita dall'ottico ogni tanto (suggerisco ogni 6-12 mesi) per verificare ed eventualmente ripristinare la postura dell'occhiale.

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