Ogni estate qualcuno perde la vista a causa delle lenti a contatto.
Quest'anno é capitato a Nick Humphreys.
Il giocatore di football ha fatto la doccia indossando le lenti a contatto: ne é risultata una contaminazione della lente. Come si legge da ques'taltro articolo pare essere sempre l'Acanthamoeba la responsabile.
Si tratta di una ameba (non di un batterio, come affermato nell'articolo) che vive nell'acqua. Attacca la cornea e la rende opaca impedendo quindi la visione (questa é la versione molto semplificata del funzionamento di questo microrganismo).
Ad oggi non esistono cure efficaci per questo genere di infezione: il parassita attacca il "pool di cellule" adibite alla formazione degli strati esterni della cornea: anche con un trapianto, nel giro di poco tempo, la nuova cornea verrebbe attaccata e opacizzata.
I casi sembrerebbero essere pochi: tutte le notizie arrivano dall'estero e non possiedo/trovo dati statistici a riguardo. Tuttavia anche se il rischio fosse basso si tratta di una "lotteria" che nessuno vorrebbe vincere.
Clicca qua per leggere un articolo di "The Sun", un giornale inglese che riporta la notizia e che ha pubblicato alcune foto.
Clicca qua per leggere un articolo di "The Sun", un giornale inglese che riporta la notizia e che ha pubblicato alcune foto.
Perché l'acanthamoeba attacca i portatori di lenti a contatto?
In realtá attaccherebbe tutti. Solo che chi porta le lenti a contatto é molto, molto, molto piú esposto: parte della lacrima viene trattenuta dalla lente e quindi non vi é il consueto ricambio lacrimale.
Le lenti morbide sono particolarmente soggette a queste problematiche perché sono composte mediamente dal 50% di materiale liquido. Tra i liquidi lo scambio é immediato! Provate a versare del caffé in un bicchiere d'acqua: questa si colorerá completamente nel giro di pochi secondi.
Stessa cosa capita alle lenti a contatto! Anche se tenete gli occhi chiusi: basta una goccia di acqua sulla palpebra; appena riaprirete gli occhi si mischierá con la lacrima e si fonder';a con la lente moltiplicando quindi la possibilitá di contrarre una infezione. Nel migliore dei casi sará una semplice congiuntivite... ma non potrebbe andarvi cosí bene.
Stessa cosa capita alle lenti a contatto! Anche se tenete gli occhi chiusi: basta una goccia di acqua sulla palpebra; appena riaprirete gli occhi si mischierá con la lacrima e si fonder';a con la lente moltiplicando quindi la possibilitá di contrarre una infezione. Nel migliore dei casi sará una semplice congiuntivite... ma non potrebbe andarvi cosí bene.
Cosa fare? Come gestire il problema?
Il problema si gestisce con la prevenzione e una corretta profilassi:
- non usare le lenti a contatto in ambienti con acqua (sotto la doccia, mare, piscina ecc.)
- nelle piscine si possono usare occhialini da nuoto correttivi
- al mare si possono usare anche maschere da sub con lenti correttive
- in caso di contatto con acqua rimuovere la lente ed eliminarla
Le lenti per ortocheratologia possono essere una valida soluzione: si usano di notte e di giorno vanno rimosse; la cornea rimane modellata, permettendovi di vedere bene ed entrare a contatto con l'acqua in sicurezza.
Con l'uso di lenti giornaliere si riducono i rischi ma non si annullano! Se usate lenti mensili, ma decideste di usare le lenti giornaliere per un certo periodo, ricordate che le lenti mensili hanno durata di un mese (scusate la ripetizione... ma ci tengo a precisare che non devono essere usate oltre la data di scadenza prevista), allo scadere del quale vanno comunque eliminate. Ricordate comunque che le lenti mensili hanno bisogno che cambiate i liquidi ogni giorno, per evitare contaminazioni della lente a causa della riduzione della carica antibiotica del liquido.
In caso di dubbi chiedete al vostro ottico di fiducia: saprá indicarvi come gestire al meglio le lenti o, nel caso notasse qualche anomalia, vi potrá indicarvi di fare una valutazione presso un oculista.
In caso di dubbi chiedete al vostro ottico di fiducia: saprá indicarvi come gestire al meglio le lenti o, nel caso notasse qualche anomalia, vi potrá indicarvi di fare una valutazione presso un oculista.
Per chi volesse approfondire la questione suggerisco la lettura di questo articolo pubblicato su Oculistaitaliano.it, si tratta di una rivista di oculistica e riporta anche le fonti delle ricerche scientifiche.
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