Lenti con effetto di ingrandimento dell'occhio

Parleró di lenti per ipermetropia.... ma premetto che le medesime regole sono valide per la miopia o qualunque altra lente.
Avete presente quell'effetto di ingrandimento che hanno alcune lenti? Parleremo proprio di quello!

Premessa

Le lenti servono a mettere a fuoco ció che osserviamo, ma non sono esenti da "effetti collaterali". Uno di questi é la variazione della dimensione delle immagini: attraverso lenti positive tutto puó sembrarci piú grande, guardata attraverso le lenti negative ogni cosa ci sembra piú piccola.
Questa regola vale anche per chi ci osserva che potrebbe notare i nostri occhi ingranditi o ridotti rispetto a quanto siano senza lenti.

Oggi esporró le questioni relative al solo fattore estetico.
A sentire gli ipermetropi vorrebbero lenti per miopi, che riducono le dimensioni degli occhi.
I miopi preferiscono l'effetto della lente positiva a quello della negativa.
...e poi ci sono persone a cui interessa meno e a cui basta vedere bene.


Cosa influenza la dimensione

I fattori che interagiscono con gli effetti sopra descritti sono principalmente tre
  1. potere diottrico
  2. geometria della lente
  3. distanza occhio-lente

1- Il potere diottrico 

Si tratta del potere della lente prescritto. É un fattore che non possiamo alterare Se viene prescritto un +5.00 avró un effetto di ingrandimento delle immagini. E mettere un valore troppo basso ridurrebbe tale effetto, ma l'occhiale perderebbe la sua funzione. Nelle miopie l'uso del valore "massimo positivo", se ben tollerato, permette di avere diottrie piú basse. Nelle ipermetropie si potrebbe sfruttare la parte latente dell'ipermetropia stessa per ridurre la correzione (queste ultime affermazioni sono da "prendere con le pinze" in quanto non tengono conto di forie e riserve fusionali: é compito dell'optometrista valutarle)

2-Geometria della lente

Le geometrie con cui possiamo "giocare"sono due: sferica e asferica.
Nella prima il valore delle diottrie si sviluppa linearmente: in qualunque punto si misuri la lente questa dará sempre lo stesso risultato.
Nelle lenti asfriche nel centro troviamo il potere della lente corretto ma in periferia questo si riduce leggermente. Tale riduzione é difficilmente percepibile e non dovrebbe alterare la nitidezza dell'immagine; é peró apprezzabile la riduzione della variazione di forma dell'immagine. Si tratta comunque di una riduzione dell'effetto e non di un annullamento.

3-distanza occhio lente.

Avete mai provato a prendere una lente di ingrandimento (gemoetria biconvessa, sviluppa anche 30 diottrie!) su un giornale? Finché é appoggiata al foglio non genera variazioni di dimensione.
Le dimensioni del testo variano nel momento in cui si solleva la lente da esso.
Allo stesso modo, negli occhiali, quanto piú é vicina la lente agli occhi e minore sará l'effetto di ingrandimento (per lenti positive) o rimpicciolimento (lenti negative).
In questo caso una montatura che permette di tenere le lenti piú vicine agli occhi potrebbe ridurre notevolmente il problema; almeno entro i limiti della fisionomia: personalmente ho "il nasone" e molti occhiali sul mio viso stanno decisamente alti e in avanti! Per me non sarebbe possibile avvicinare le lenti agli occhi.

Cosa non funziona?

Abbiamo visto cosa puó influire sulla variazione delle dimensioni.
Cosa non influisce?
L'indice refrattivo: lenti piú sottili sono piú costose ma non generano meno variazioni nell'immagine.
Una lente con potere +5,00 e indice refrattivo 1,500 risulterá spessa. La stessa lente con indice refreattivo 1,74 risulterá piú sottile ma non influirá sull'ingrandimento dell'immagine.
I trattamenti antiriflesso renderanno la lente piú trasparente: esteticamente gradevole ma anche questo fattore non influisce sulle dimensioni delle immagini.
Le lenti costruite su misura lavorano sulla geometria della lente ed integrano lievi variazioni di potere, tuttavia, rispetto alla lente asferica, possono risultare insufficienti a modificare la percezione dell'ingrandimento/riduzione.

Diffidate quindi da chi propone soluzioni miracolose che annullano completamente tali effetti: la fisica ottica non puó essere modificata.

La soluzione definitiva

Lenti a contatto. Sono cosí vicine agli occhi da non generare variazioni percepibili, ne di ingrandimento nell'occhio ne delle immagini (sono infatti una ottima soluzione per le aniseiconie)!
Prima di applicare lenti a contatto rivolgetevi al vostro oculista di fiducia e richiedete una certificazione scritta di idoneitá all'uso.
Un ottico contattologo potrá poi indicarvi la soluzione piú ideonea, previa analisi della lacrimazione  e della curvatura corneale, al vostro caso.

Commenti

  1. Buonasera, ho una bambina di 7 anni ipermetrope ed astigmatica. Ha circa + 3 sf + 1 cyl a entrambi gli occhi. Mi chiedevo se una lente asferica calibrata sulla montatura, nonostante notevolmente più sottile di quella asferica non su misura , non comporta una riduzione dell’effetto dell’occhio. Grazie mille

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    1. Risposta breve: No.

      Che sia sottile o grossa, la lente deve sviluppare quelle diottrie e sono le diottrie a definire l'ingrandimento. La lente asferica riduce leggermente l'effetto. Anche le asferiche possono esser fatte su misura e calibrate sulla dimensione della montatura.

      E visto che ci sono porto una esperienza personale: un negozio concorrente ha proposto ad una mia cliente una lente rivoluzionaria e costruita su misura che avrebbe ridotto l'effetto di ingrandimento. La fece fare. Rimase delusa dall'effetto che non cambiava.

      Seguendo le regole della fisica ottica si potrebbe ridurre il potere della lente allontanandola dall'occhio. Tuttavia allontanando la lente l'effetto di ingrandimento aumenterebbe (come nell'esempio della lente di ingrandimento).

      Si possono usare lenti a contatto se non vi sono patologie. Tuttavia gli oculisti sono restii a prescriverle ai bambini Applicare le lenti a un bambino, soprattutto se non collabora, puó esser difficile e va comunque seguito quotidianamente da un adulto... inoltre i bamini si toccano gli occhi con le mani sporche aumentando il rischio di contaminare la lente e sviluppare congiuntiviti. Da tener presente che le lenti a contatto vengono applicate anche a neonati (ad esempio che presentano patologie come cataratta congenita); personalmente non sarei in grado.

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    2. Grazie mille Alberto,
      ovviamente sono d'accordo con lei sul discorso delle lenti a contatto.
      Aggiungo solo un'altra domanda che spero avrà la pazienza di rispondere.
      L'aumento di indice di rifrazione dunque influisce sullo spessore e non sull' ingrandimento?
      Le lenti biasferiche possono servire per la riduzione dell'ingrandimento o per l'ipermetropia non possono essere utilizzate?
      grazie mille
      valeria

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    3. "L'aumento di indice di rifrazione dunque influisce sullo spessore e non sull' ingrandimento?"
      Esatto!

      "Le lenti biasferiche possono servire per la riduzione dell'ingrandimento o per l'ipermetropia non possono essere utilizzate?"
      Possono essere usate. La riuduzuone dell'ingrandimento per l'asfericitá non é comunque totale. Si tratta comunque di una lieve riduzione.

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  2. Salve alberto, dopo circa un anno ieri ho riportato mia figlia di 8 anni a visita. Il risultato è stato un aumento dell’ ipermetropia all’occhio dx ( che arriva a + 3,5 sf ) mentre stabile è l’occhio sinistro a + 2,75 sf. Mi chiedevo ma nell’ ipermetropia il difetto non dovrebbe ( a limite) diminuire essendo legato alle dimensioni del bulbo oculare? Mia figlia ha sempre portato gli occhiali.. a cosa può essere dovuto questo anche se lieve aumento del difetto ? Mi aiuti a capire.. giusto per sapere a cosa andiamo incontro con la crescita. Grazie mille.

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    1. L'ipermetropia é una gran rottura: si divide in latente e manifesta: Non é che aumenti in se.... aumenta la parte manifesta.
      Va corretta nella misura in cui viene permessa una visione nitida e singola (nel senso che non deve permettere l'allineamento degli assi visivi e la sovrapposizione corretta delle immagini che arrivano dagli occhi). Col tempo si puó ridurre in funzione della crescita del bulbo. Quanto tempo? dipende da persona a persona, dalle abitudini di vita ecc.

      A tal proposito dovrebbe essere l'oculista e il pediatra a poter fare delle ipotesi riguardo i tempi. Tenendo conto che si tratta di ipotesi in quanto non v'é certezza.

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    2. Grazie della risposta come sempre puntuale, rifacendomi alla questione della ipermetropia manifesta, lei crede che l’uso costante degli occhiali disabituando l’occhio allaccomodamento possa aver influito? Grazie ancora

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    3. Dipende. Non c'é una risposta univoca e uguale per tutti.

      In linea di massima potrebbero essere da portare al bisogno... MA (e lo scrivo maiuscolo!)
      ...MAse la lente positiva servisse a gestire un eccesso di convergenza o una insufficienza di divergenza vanno portate per evitare mal di testa, diplopia, soppressione.

      Quindi non si puó pensare alla sola correzione diottrica per vedere a fuco; dobbiamo ricordare che il sistema visivo é binoculare e ha bisogno di coordinazione ed elaborazione delle imamgini. Non si nasce sapendo vedere... la vista si apprende.

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