Perché le lenti a contatto hanno gradazione piú bassa?

Il titolo corretto sarebbe stato lunghissimo:

Perché il potere delle lenti a contatto non coincide con quello degli occhiali?

Ho dovuto optare per qualcosa di piú semplice.
Prendo spunto da un commento sul mio canale youtube; il commento, postato in data 10 Marzo 2019; non centra nulla col video ma risulta comunque essere uno spunto interessante.

"guarda sinceramente io ho letto su internet, dopo una ricerca di vari giorni, che è comunque buona norma prescrivere le lenti a contatto più basse dell’occhiale anche se le diottrie sono inferiori alle 4" 

Di internet non mi fido troppo perché, cercando abbastanza, si puó trovare tutto ed il contrario di tutto!
Ho fatto anche io qualche ricerca; anche nei miei vecchi appunti di contattologia.
Per comoditá si usano le tabelle di conversione giá pronte, ma si possono ottenere valori estremamente precisi sfruttando una semplice formula matematica (la stessa su cui si basano le tabelle).

x = P / 1-(P*d)

(x) é il potere della lente a contatto che vogliamo ottenere
(P) é il potere della lente montata sugli occhiali
(d) é la distanza tra la cornea e la lente degli occhiali, espressa in metri (mediamente 11 mm)

Mettiamo queste formule in pratica

Facciamo una prova con un occhiale da -2,00; per comoditá terremo sempre 11mm come valore fisso di distanza tra cornea e lente (d).
P = -2
d = 0,011

x = -2/1-(-2*0,011)
x = -2/1-(-0,022)
x = -2/1,022
x = -1.95694716243
arrotondiamo
x = -1,96
arrotondiamo ancora, perché tale potere non esiste
x = -2
In questo caso l'abbassamento di potere é cosí esiguo da risultare non percepibile, ininfluente.

Facciamo ora la stessa prova con un -4,00
x = -4/1-(-4*0,011)
x = -3.83141762452
arrotondiamo
x = -3,83
arrotondiamo al valore disponibile come lente a contatto piú prossima, ovvero -3,75

Stesso discorso vale con le lenti positive: proviamo con un +7
x = 7/1-(7*0,011)
x = 7.58396533044
arrotondiamo
x = 7,58 
arrotondiamo al potere piú vicino: +7,50

Avrete notato che:
  • all'aumentare del potere aumenta la variazione
  • con lenti positive si aggiunge qualcosa, con quelle negative si sottrae

Vale per tutte le lenti?

La regola vale solo per le lenti morbide.
Le lenti rigide e semirigide invece devono tenere conto della differenza di curvatura tra cornea e lente e della lacrima che si infrappone tra le due superfici.
In questo secondo caso é fondamentale fare una sovrarefrazione utilizzando una lente di prova: praticamente una ri-valutazione del potere con le lenti indossate.

Conclusioni

Tenendo conto della fisica ottica le tabelle di riferimento risultano abbastanza affidabili, almeno finché i la distanza tra cornea e lente rientra tra i 10/12 mm.
Suggerisco sempre di verificare, magari con una sovrarefrazione, la correttezza delle diottrie scelte per le lenti a contatto. Affidatevi sempre a un contattologo di fiducia per l'applicazione e relative verifiche e non scordate di chiedere all'oculista l'idoneitá per l'uso delle lenti a contatto.


 

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