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Privacy 2018, cosa cambia per gli ottici?

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Oggi si attiva la privacy In realtá non cambierá molto. Per una volta l'italia é al passo con i tempi! Le nostre "vecchie" leggi, erogate nel 2003 ci costringono gia ad adempiere a molte richieste europee. Parlando col commercialista in realtá non siamo sicuri al 100% di come funzioneranno le cose perché non sono uscite circolari ufficiali (questa affermazione l'ho scritta il mese scorso, per non impazzire mi sono rivolto ad una agenzia esterna che mi controllerá e dirá cosa fare). Sono tuttavia emersi 3 nuovi punti abbastanza certi: Dati in cloud Se il software gestionale o i dati sono memorizzati in server extra europei vanno segnalati. Io ad esempio ho il software in cloud gestito da un gruppo di verona che serve per lo piú le farmacia. Data breach. Dovranno essere identificabili le intrusioni nei sistemi informatici con l'obbligo di denunciarle in tempi rapidi alle autoritá competenti. Scadenza dei dati memorizzati. I dati

Gita alla Look occhiali.

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Lunedí 21 ho avuto il privilegio di visitare la Look. Si tratta di una piccola fabbrica di occhiali che sviluppa le sue linee e segue il processo di produzione dall'inizio alla fine... tutto in Italia! ...a tal proposito il loro slogan é "Made in Italia" invece di "made in Italy". La struttura si trova divisa in due zone:  Longarone, dove gestiscono logistica e colorazioni Auronzo di Cadore, dove viene svolta la maggior parte delle lavorazioni Quasi tutti i processi sono verticalizzati e gestiti internamente ! Solo le materie prime sono acquistate dall'esterno (ad esempio il titanio arriva dal Giappone). Le lastre di acetato sono italiane, fornite per lo piú dalla Mazzucchelli; gli stampi per gli iniettati sono prodotti da una officina interna e i metalli sono lavorati da loro stessi, ad esclusione di quelche trattamento come ad esempio la galvanica che viene comunque gestita localmente. Non ho potuto fare riprese o foto interne delle officin

Memo Lens. 2 lenti a contatto, 1 sola App!

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Quando cambiare le lenti a contatto? La risposta sarebbe semplice: -ogni mese per le lenti mensili. -quotidianamente per le giornaliere. -settimanalmtente per le settimanali ecc. Ma lo fate nei tempi giusti? O vi ricordate di cambiare la lente mensile dopo 2 mesi quando vi da fastidio e non ce la fate piú? Un consiglio che posso darvi é quello di segnare la data di apertura della lente sulla scatola stessa . La stessa cosa la fa questa app: MemoLens  (spero che il link funzioni correttamente, esiste anche al versione per apple) Una lente usata piú del dovuto presenta una struttura deteriorata nella quale si possono infiltrare germi e batteri, perde di qualitá ottica e meccanicamente rischia di fare piú attrito con cornea e congiuntiva! Questa app vi permetterá di tenere traccia delle lenti che usate e vi avviserá alla scadenza! In questo modo potrete evitare di abusare della lente e i vostri occhi ve ne saranno grati.

lenti bifocali, una potenziale alternativa alle progressive.

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Sembra che il mondo le abbia dimenticate... ma sono ancora tra noi. Ma se non riuscite ad usare le lenti progressive potreste provare con loro: Le lenti bifocali! Per chi non lo sapesse: sono lenti progettate per guardare da distante ma dotate di una piccola porzione in basso dedicata alla visione da vicino. Spesso associate all'avanzamento di etá... e secondo molti sono antiestetiche... ma potrebbero stupirvi! Sono molto più confortevoli delle lenti progressive in quanto sfruttano solo due punti focali: uno da lontano ed uno da vicino. Di conseguenza non generano le distorsioni del campo visivo che nelle lenti progressive sono piú accentuate e creano tanti problemi Inoltre la zona da vicino, essendo assente la zona per la visione a distanze intermedie, è posta più in alto ed è più facile da raggiungere; inoltre per quanto piccola sia può sfruttare un'area maggiore rispetto alla sua controparte progressiva. Come per le progressive ne esistono varie

il marketing della Luce blu... (riflessioni di un optometrista).

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Siamo letteralmente bombardati da messaggi che ci dicono che tutti i nostri problemi di fronte ai monitor arrivano dalla luce blu o HEV (High Energy Visible light.) Ma ne siamo sicuri? Come esseri umani siamo sempre stati bombardati da queste frequenze, emesse dal sole (insieme a ultravioletti e infrarossi). Come uomo di scienza so che non fanno benissimo ma so anche che la natura ci ha dato anche i mezzi per proteggerci! E la luce solare é ben piú forte di quella di un monitor. Inoltre, almeno in Europa, tra inquinamento e posizione geografica, abbiamo una incidenza di UV inferiore a quella presente nelle zone equatoriali. Per fare una similitudine possiamo considerare che l'emissione dei monitor sia come un forno acceso a 40 gradi... si cucina ben poco a quelle temperature! E  se avessimo un forno abbastanza grande da metterci un essere umano all'interno (in pratica una sauna), questi sopravviverebbe ai 40 gradi senza eccessive difficoltá! Secondo questo ragi

Fotofobia

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É esplosa la primavera! E si é rivelata con un caldo tale che pare quasi di essere in estate! Usualmente mi verrebbe da parlarvi di quanto proteggono gli occhiali da sole , ma vorrei fare uno strappo alla "regola". É normale la sensazione di abbagliamento in presenza di forte luce e costituisce un meccanismo di difesa... Ma quando la luce diventa addirittura insopportabile? Oggi affrontiamo la fotofobia: ovvero una elevata sensibilitá alla luce. Quali le causee? Come gestirle? Andiamo dunque a percorrere il tragitto della luce da quando entra nell'occhio. (perdonate piccole inesattezze legate al fatto di cercare di spiegare con parole semplici situazioni complesse) Lacrima La prima superficie che incontra la luce non é la cornea ma il film lacrimale. Non a caso molte dislacrimie e sindromi da occhio secco possono portare ad abbagliamento. La lacrima offre infatti una superficie liscia e riflettente, a differenza della cornea che rappresen

In arrivo lenti a contatto fotocromatiche. Parliamone.

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La FDA (Food und Drug Adiministration) ha testato e approvato in America le lenti a contatto fotocromatiche. Si tratta di lenti a contatto che reagiscono alla luce solare diventando piú scure. Dovrebbero proteggere dalla luce intensa e dai raggi uv... proprio come un occhiale da sole! ...O meglio come le lenti fotocromatiche per occhiali, quelle che diventano scure se esposte alla luce solare. Purtroppo su queste lenti non sono stati diffusi altri dettagli importantissimi come il materiale o il dk/t... Vi starete chiedendo cos'é il dk/t? É un numerino che mi indica la permeabilitá all'ossigeno delle lenti in funzione del loro spessore. A tal riguardo possiamo distinguere due grosse famiglie di lenti morbide: Permeabili all'ossigeno. Hanno un dk/t elevato, generalemte tra 80 e 140. Vuol dire che l'ossigeno passa attraverso la lente ed evita  l'ipossia corneale  (carenza di ossigeno dell'endotelio). Solitamente sono fatti di materiale composto da u