Quello che fino ad oggi vi hanno nascosto sugli occhiali stenopeici
Un ringraziamento speciale al lettore che mi ha chiesto se, durante un nuovo lockdown, questi occhiali per suo figlio avrebbero portato giovamento. La risposta é un secco NO.
Cosa promettono
Googlando rapidamente leggo un po'di tutto. Da "sono una valida e naturale alternativa all'uso delle lenti graduate" a "attivatori oculari plurifunzionali". Ma la cosa che mi ha fatto gelare il sangue, in particolar modo alla luce delle ricerche che mi sono letto, é la definizione "occhiali stenopeici per la rieducazione visiva".
No. Non lo accetto. Perché tutte queste affermazioni non sono supportate da una ricerca scientifica ma solo da blande teorie. E a quanto pare fanno tutto, tranne rieducare il sistema visivo!
Secondo quale principio
Il foro stenopeico. In ottica lo conosciamo bene: lo si usa anche per fare valutazioni.
Ha la funzione di aumentare la profonditá di campo, ovvero quell'area in cui riusciamo a mantenere una immagine nitida anche se non si trova esattamente sul fuoco.
In pratica, se osservate un oggetto non vedete a fuoco solo quello, ma anche cio che é posto un piú vicino e cio che sta un po' dietro.
I fotografi lo sanno bene e sfruttano il processo inverso nei ritratti , aprendo il diaframma, per avere il soggetto a fuoco e lo sfondo sfocato. Se il diaframma invece lo chiudiamo possiamo ottenere immagini a fuoco a tutte le distanze, indipendentemente da dove stiamo mettendo a fuoco.
Sembrerebbe la cura definitiva a tutte le problematiche visive, se non fosse che osservare attraverso un forellino limita notevolmente il campo visivo periferico.
Senza il campo visivo periferico andremmo a sbattere un po' ovunque, il nostro equilibrio sarebbe peggiore e nella lettura avremmo difficoltá a seguire le righe. Inoltre pare che abbia un ruolo fondamentale nello sviluppo della miopia (i metodi ottici per il controllo della miopia si basano infatti sul defocus miopico periferico).
Cosa dicono gli studi a riguardo?
Visto che anche le mie intuizioni sono solo banali intuizioni ho deciso di fare qualche ricerca sugli studi clinici.
Ne ho travati diversi:
48 soggetti, etá media 36 anni, sia emmetropi (vedono bene) che ametropi (usano occhiali).
Durante l'uso miglioramento dell'acuitá visiva e accomodazione ma riduzione del campo visivo e della sensibilitá al contrasto e della stereopsi.
Nel confronto tra quelli a foro singolo e a fori multipli risultano piú confortevoli quelli a fori multipli.
Conclusioni
In generale diffidate da chi propone soluzioni semplici ma dai risvolti miracolosi.
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