Il metodo Bates è come la corazzata Potemkin

Il metodo Bates è come la corazzata Potemkin (video)

Impegni di lavoro, alluvioni e allenamenti sportivi mi hanno tenuto piuttosto impegnato.
Uno di questi impegni è stato leggere il metodo Bates.
Se fate caso al titolo e guardate il video avrete modo di sapere, senza leggere il resto del post, il mio personalissimo parere su questo metodo.

Ho cominciato a leggerlo pensando di trarne qualche insegnamento utile.
Ho invece trovato molti concetti fuorvianti e anatomicamente scorretti e solo qualcosa di interessante.

Il concetto su cui si basa il dottor William Horatio Bates è che i difetti visivi nascano tutti da una forma di stress mentale e visivo dovuto all'esigenza di vedere meglio. Egli suggerisce, con varie tecniche, di portare l'occhio ad un rilassamento dei muscoli e della mente.
A suo parere, riducendo la fissazione e rilassando la vista dovrebbe diventare tutto più nitido.

Sono a favore di poche affermazioni asserite da Bates. Un rilassamento della vista e della mente porta di certo vantaggi notevoli, sopratutto in una società in continua evoluzione che ci impone ritmi pressanti che si addicono più alle macchine che agli uomini.

Bates sostiene che gli occhiali siano dannosi. A prescindere dal difetto visivo. Suggerisce di portarli solo finchè non ci si sia abituati a farne a meno grazie ai suoi esercizi.
Anche io sostengo che l'uso degli occhiali si possa evitare o ridurre, ma dipende da molti fattori personali e soggettivi. Ogni persona è un mondo a se e come tale va gestita.

I sostenitori affermano di essere guariti da elevate miopie seguendo questi metodi basati più sull'intuizione che su una effettiva visione nitida. Un allenamento della mente a riconoscere forme sfocate.

Dovremmo porci una domanda: è pericoloso?
Si e no.
Gli esercizi proposti dal metodo non sono pericolosi (escluso il fissare direttamente il sole, riportato a quanto pare in alcune edizioni e che può causare gravi lesioni alla retina, i raggi ultravioletti inoltre sono causa di cataratta).

Tuttavia avere l'impressione di vederci bene quando non si ha una visione effettivamente nitida può portare a spiacevoli conseguenze. La parte pericolosa diventa l'ostinazione nel non portare gli occhiali. Un ambliope (forte differenza di gradazione tra i due occhi) potrebbe vedere benissimo da lontano e da vicino, senza nessun bisogno di correzione, ma può avere una percezione quasi nulla della profondità, rendendogli difficile scendere le scale. Con una elevata miopia non si riuscirebbe a leggere per tempo i cartelli in autostrada, rischiando di mancare una uscita o, peggio ancora, facendo manovre avventate per recuperarla. Un ipermetrope potrebbe avere fastidiose cefalee dovute ad un eccessivo sforzo accomodativo. Una vista sfocata significa anche peggiore percezione dei contrasti. Gli occhiali sono talvolta usati come strumento per la rieducazione visiva, ad esempio in presenza di forie; non portarli significherebbe aggravare o non correggere una deviazione (strabismo). In caso di tropie servono a evitare di vedere doppio. ecc

Concludendo.
Al di la del palesemente ironico video, che spero vi abbia strappato qualche sorriso, è un testo piuttosto datato in quanto questi studi risalgono al 1919.
Bates fu comunque espulso dalla associazione optometristi Americani (e qualcosa vorrà dire, visto che gli optometristi non vendono occhiali).
Non sono un medico, ma le teorie di questo metodo vanno contro i principi di base dell'anatomia oculare (i muscoli motori non possono contrarre l'occhio a tal punto da annebbiare la visione per stress!)
Vengono inoltre ignorate completamente patologie come la cataratta o le retinopatie.

Se volete leggere e istruirvi su tale metodo non sarò io a fermarvi.
Ma se lo mettete in pratica non aspettatevi dei risultati oltre l'effetto placebo.

Aggiornamento 02.11.2017
Osservando con un occhio piú olistico, Bates non era del tutto in torto:Una persona che ha notevoli tensioni fisiche tenderá ad avere tensioni oculari che possono portare ad ametropie. Su questo argomento intendo ritornarci anche perché questo metodo viene proposto spesso come soluzione definitiva a tutti i mali visivi.

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