Lenti bioniche! Risolvere la miopia senza intervento???

Stamane tra le notizie sul cellulare una ha stimolato la mia curiositá:

Ma sará vero?
Nell'articolo linkato si parla di lenti bioniche, assenza di interventi e di buttare le lenti a contatto e gli occhiali.

NOTA: Io non sono medico, quindi, parlando di interventi, entro in un campo che non é di mia competenza! Le mie affermazioni riguardo ció che esula dall'optometria sono dunque discutibili... purché vengano discusse da persone piú preparate e informate di me a riguardo.

Andando a scavare piú a fondo. Le lenti bioniche sono una idea del  Dr. Garth Webb, del quale ho trovato questo video del 2017 mentre spiega il funzionamento delle sopracitate lenti. Il medico afferma che: "una vista perfetta debba essere un diritto umano". Concorderei sulla frase ma ci sarebbe da discutere su cosa sia una vista perfetta, visto che spesso la perfezione, é in contrasto con la natura stessa. Personalmente preferirei usare il termine efficiente o equilibrata.


Andiamo a vedere (e commentare) cosa dice l'autore dell'articolo linkato in testa:




L’applicazione di questa lente avviene in pochissimo tempo, l’impianto interessa l’interno dell’occhio malato per curarne i difetti della vista.

Non concordo assolutamente con questa definizione. Un occhio miope non é malato.

I vizi refrattivi non sono delle malattie.  Miopia, ipermetropia e astigmatismo sono parole che descrivono il posizionamento del punto di focalizzazione di una immagine in rispetto all'occhio che la osserva. L'occhio malato ha ben altre problematiche, che possono essere associate a vizi refrattivi ma che non é detto ne siano la causa.




La procedura di impianto della lente “bionica” all’interno dell’occhio interessato è simile a quella che si effettua per l’asportazione della cataratta.


Quindi si parla di un intervento chirurgico in cui si rimuove il cristallino e se ne posiziona uno nuovo. Ma non doveva esser senza chirurgia? Non si tratta di un errore del Dr Garth ma di affermazioni errate di chi ha scritto l'articolo e il titolo.... che sembra fatto apposta per attirare l'attenzione (con me ci é riuscito!)


L’invenzione promette di ottenere una capacità visiva ben tre volte superiore a quella di chi ha 20/20 sulla tabella di Snellen



Ne dubito (ma magari sbaglio). Innanzitutto i 20/20, o dieci decimi, non sono il massimo raggiungibile dall'occhio, il quale puó raggiungere una risoluzione doppia se la retina é particolarmente ricca di fotorecettori, in perfetta salute, i mezzi refrattivi sono perfettamente limpidi e trasparenti e non vi siano problemi al nervo ottico. Quindi é raggiungibile un massimo di 40/20, o venti decimi. L'intervento, agendo solo sul cristallino, non puó dare tali risultati se le altre strutture non sono efficienti. 
Potremmo cercare di ingrandire le immagini proiettate nella zona centrale della retina... tuttavia in tal modo rischiamo di alterare la percezione nella retina periferica. NB: La tabella di Snellen non misura solo i decimi in quanto usa delle lettere, viene quindi stimolato anche una parte cognitiva, non solo percettiva; inoltre le lettere in questione sono dotate di "grazie" rendendo piú riconoscibili alcune lettere di altre! Negli ottotipi piú moderni i caratteri ne sono privi, seguono un ridimensionamento logaritmico e sono spesso proposti con affollamento costante (ovvero se si riducono i caratteri si riduce lo spazio tra essi). Ancora piú precisa sarebbe la misurazione con le C di Landolt.



l’intervento è più sicuro dell’attuale chirurgia laser, che oggi può portare a complicazioni comportando di fatto la rimozione di parte di tessuto corneale sano.


Affermazione azzardata: infatti sempre di intervento si tratta. É molto simile all'intervento di cataratta: viene asportato il cristallino naturale e sostituito con uno artificiale. Come ogni intervento comporta dei rischi.


chi si sottopone all’impianto di queste lenti non andrà in futuro incontro a problemi di cataratta


Possibile, in quanto la cataratta è una opacizzazione del cristallino e con questo intervento il cristallino naturale viene rimosso. Possono rimanere le problematiche relative alla "cataratta secondaria", un velo di proteine che si deposita sui cristallini artificiali lasciando uno strato opaco sulla superficie. La cataratta secondaria é gestibile con un rapido intervento in cui con un laser si "vaporizzano" tali proteine.


condizione “indispensabile” per sottoporsi all’intervento è l’età anagrafica: 25 anni, infatti fino a quel momento la struttura oculare è in fase di sviluppo e ancora non ha assunto la sua struttura definitiva


Anche su questo concordo solo in parte. Anche se la fase di sviluppo "ufficiale" é terminata l'occhio, come tutti gli organi é continuamente sottoposto a variazioni, forse meno frequenti ma comunque presenti.

L'articolo é del 2018 ma afferma che tali tecniche saranno pronte nel 2017! La cosa mi fa ulteriormente dubitare dell'autore dell'articolo. Un altro articolo datato 2017, tratto da un altro blog,  dice che le lenti saranno pronte nel 2019.
Un intervento di un medico  in un post di medicitalia.it afferma a caratteri cubitali sia una bufala.

Non credo sia una bufala, ma ritengo che le informazioni che circolano siano comunque poco attendibili.

Si tratta comunque di qualcosa molto interessante ma che é ancora in fase di sperimentazione.

Se non ricordo male esiste giá un intervento di chirurgia refrattiva in cui si asporta il cristallino naturale e lo si sostituisce con uno artificiale che integra la correzione necessaria. Tale intervento impedisce di vedere a fuoco da vicino senza occhiali. Se considerassimo di fare lo stesso intervento con la lente studiata dal Dr. Garth Webbsi potrebbe ottenere lo stesso effetto mantenendo la capacitá di focalizzare a diverse distanze senza ausili esterni. Tale intervento potrebbe eliminare anche la presbiopia, legata alla perdita di flessibilitá del cristallino e che colpisce tutti, mediamente attorno a 45 anni.

Attualmente 


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