Quanto dura una lente Seiko?

non posso fregiarmi del titolo di Seiko lens secialist
(che non so come venga attribuito)
ma mi piaceva l'immagine

Post un po' particolare e breve (almeno rispetto ai miei standard).

Dico sempre che le lenti sottili piú resistenti sono le giapponesi della Seiko e Tokai.

Oggi vi porto un esempio pratico.
Un cliente ha rovinato le lenti:
una coppia di Seiko con indice refrattivo 1,74 fatte nel 2011
Siamo a metá del 2018

Normalmente ai trattamentio anti riflesso sulle lenti con indice refrattivo 1,74 non concedo piú di due anni di vita:

I trattamenti antiriflesso infatti aderiscono con meno forza rispetto ai materiali con cui si costruiscono lenti piú spesse. la ridotta adesione ne determina una resistenza alle intemperie e al tempo inferiore.

Queste lenti Seiko, con indice refrattivo 1,74, hanno cominciato a deteriorare i trattamenti di superficie, non dopo 2 anni, nemmeno dopo 3.... ma dopo ben 7 anni!
Un tempo di 3 volte superiore alla durata media della lente di quel tipo.

Posso dunque riaffermare che i giapponesi fanno le lenti migliori.
A parimerito delle Seiko ci sono le Tokai.
Da quel che so, sono le uniche due ditte che hanno brevetti particolari su trattamenti e materiali ad alto indice refrattivo, che mi garantiscono una certa durabilitá.

So che il caso riportato é un caso singolo e non fa statistica...
Ma per svariate altre esperienze mi sento sicuro di poterle consigliare, soprattutto quando si parla di lenti particolarmente sottili.

Commenti

  1. Molto interessante il tuo blog. Volevo chiederti un consiglio. Io sono una forte miope 9,50, con 0,75 di astigmatismo bilateralmente. Porto gli occhiali da quando avevo 8 anni, dai 15 ai 30 ho usato quasi esclusivamente lenti a contatto morbide (negli ultimi anni sono passata dalle toriche a quelle normali visto il basso grado di miopia), da circa 7 anni uso quasi sempre gli occhiali per eccessiva secchezza oculare. Sono passata dal cristallo alle infrangibili ma ovviamente porto sempre lenti molto strette e corte per evitare l'effetto fondo di bottiglia. Ho visto un ottimo risultato ad una mia amica che ha una gradazione simile alla mia, con una montatura tonda su cui mi sarei aspettata un effetto orribile . Mi ha detto di avere montato le Seiko. Il mio ottico mi ha riferito che lui tratta le Seiko ma che di recente l'esperienza con i vetri tokai 1.71 lo ha convinto che sono migliori. Posso chiedere a te cosa ne pensi? Ti ringrazio anticipatamente se vorrai darmi un tuo parere. Spero di averti fornito le informazioni complete

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    1. Buongiorno, la ringrazio per il commento sul blog.

      Per dare una risposta breve, semplice, ma di parte: anche io sono a favore di Tokai per le lenti monofocali.

      Non me la sento peró di dire che seiko sia peggiore: nei test di resistenza dei trattamenti antiriflesso vince Seiko (mi pare di ricordare che nei test a temperature di 100 gradi resistano 5 o 10 minuti in piú)

      Tokai e Seiko sono entrambe di produzione giapponese e al top di gamma. Il top del top per le diottrie elevate! Le differenze non stanno solo nei processi impiegati nei trattamenti antiriflesso. Tokai infatti usa dei materiali diversi rispetto a tutta la concorrenza: affianca alle lenti con indice refrattivo 1,67 le sue con indice 1,7; si tratta di materiali particolari con trasmittanza superiore rispetto anche alle 1,500! Stesso discorso vale per le 1,74 al quale ha affiancato le 1,76 che a differenza del materiale di controparte sono colorabili. In entrambi i casi la variazione di indice é bassissima tanto da non essere percepibile, ma la differenza la fa il materiale stesso che ha caratteristiche chimiche e meccaniche differenti.

      Parlando con i rappresentanti, ogni ditta fa le lenti migliori di quelle degli altri.... ma parlando con colleghi che utilizzano le tokai sono tutti entusiasti del risultato, in particolar modo delle biasferiche costruite su misura.

      Riguardo le asfericitá delle lenti non tutte le ditte usano gli stessi raggi di appiattimento (eccentricitá). Quindi con una biasferica Tokai ed una biasferica Seiko potremmo ottenere risultati differnti!

      Riassumendo sono entrambe ottime lenti. Chi ha provato le Tokai (sia ottici che i loro clienti) ne é rimasto colpito e soddisfatto.

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  2. Salve, mi permetto di commentare sotto questo interessante articolo, per chiederle un parere.

    Mi sto accingendo a cambiare lenti da vista e sto pensando di indirizzarmi su lenti Tokai, per un discorso di durabilità e affidabilità nel tempo. L'alternativa sarebbero le Galileo, ma secondo il mio punto di vista, che esclude per il momento la mera componente economica che comunque dovrò tenere di conto, Tokai mi sembra abbia più punti a favore. L'idea sarebbe quella di applicare alle lenti, già di serie con Lutina, il trattamento USC (esperienza non felice con le lenti attuali in termini di durabilità, accumulo di aloni e graffi, anche se le ho da ormai 6/7 anni), ed eventualmente il TBC ed ESC.

    Il mio difetto visivo, diagnosticato di recente, comporta OD : S -0.75 Cil -2.25 asse 180, OS : S -1.50 Cil -2.50 asse 10. L'ottico mi ha inizialmente consigliato delle lenti asferiche con indice di rifrazione 1.67, salvo poi propormi per un discorso economico delle lenti sferiche. Parliamo di lenti monofocali.

    La mia domanda è se il propendere per delle lenti sferiche sia uno svantaggio solo e soltanto in termini di spessore della lente, o se effettivamente questo possa compromettere, anche minimamente, la qualità di visione. Tra l'altro io propendevo, in merito al mio difetto visivo, su un indice di rifrazione 1.6, che pensavo fosse sufficiente, considerato anche che le lenti che ho ora, sono con la stessa prescrizione attuale, tolto però il fattore miopico, e sono delle 1.5. Varrebbe la pena il salto a 1.67 nel mio caso?

    Attendendo suo riscontro, cordialmente la ringrazio.

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    1. le tue diottrie sono relativamente basse. C'é un astigmatismo importante in entrambi gli occhi. Tale astigmatismo, per com'é orientato, sviluppa lo spessore verticalmente. Se tagliassimo in sezione orizzontale la lente otterremo gli spessori, rispettivamente, di -0,75 e -1,50. Verticalmente va sommato il valore del cilindro, ottenendo -3 e -4

      consideriamo questi ultimi valori. fino a 2,5 diottrie lo spessore delle lenti potremmo considearlo poco. oltre si possono considerare lenti con indici maggiori. un 1,600 puó essere piú che sufficiente ad ottenere un effetto esteticamente gradevole. Queste considerazioni vanno maneggiate con cura: va infatti valutata anche la dimensione della montatura e la centratura della lente. Maggiore é il diametro necessario e maggiri saranno gli spessori.

      Gli spessori sono principalmente per una questione estetica; nella maggior parte dei casi non influiscono in modo diretto sulla stabilitá della lente stessa.

      Maggiore é l'indice refrattivo e piú delicati saranno i trattamenti sulla superficie della lente. Fanno eccezione (per quanto ho potuto notare lavorando con queste ed altre ditte) Seiko e Tokai (con le Tokai considero gli indici 1,700 e 1,76).

      Riguardo la percezione della geometria asferica: é soggettiva. La asferica riduce le aberrazioni laterali e le alterazioni delle immagini e risulta piú sottile, ma allontanandosi dal centro ottico riduce il potere. Tale riduzione émolto contenuta e raramente viene percepita.

      Alla domanda se vale la pena fare queste lenti "nel mio caso", la risposta é: non lo so.
      Non so quali siano le abitudini (6/7 anni!) sulle precedenti lenti, poteri e centrature. Non conosco la distanza interpupillare, le dimensioni della montatura e di come calza.
      Non conosco chi ho di fronte: postura, abitudini, modus operandi.

      Anche conoscendo tutti questi fattori non posso essere comunque totalmente sicuro... al massimo potrei fare delle previsioni di massima: gli esseri umani sono "aggeggi complessi".

      Se dovessi sbilanciarmi starei su delle 1,600 replicando la geometria che a sempre utilizzato (presumo sferica). Ma ripeto che sono valutazioni buttate li, senza aver dati precisi.

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    2. Si figuri, anzi la ringrazio per la risposta e mi scuso per le poche informazioni che le ho fornito. Fondamentalmente mi serviva un'indicazione in linea di massima, è chiaro che poi le valutazioni effettive vanno fatte direttamente in sede con l'ottico e con occhiali alla mano. La montatura che andrebbe ad accogliere le lenti comunque, ha un calibro di 55 mm, larghezza lente 55 mm,altezza lente di 41.7 mm e ponte di 18 mm. La distanza interpupillare è di 61.

      Ho fatto un uso degli occhiali spesso saltuario nei primi anni, è solo negli ultimi 2/3 anni, specie nell'ultimo anno, che ne ho bisogno in maniera continuativa e che lamento maggiore stanchezza nella visione, motivo per il quale ho rifatto la visita oculistica.

      Onestamente non saprei dirle con certezza se le attuali mie lenti, (che hanno potere identico in merito all'astigmatismo delle nuove lenti prescrittemi, l'unica cosa che non hanno è la prescrizione per la miopia), siano sferiche o asferiche. Non noto comunque distorsioni o sfocature particolari rivolgendo le pupille ai lati, quindi presumo siano sferiche.

      Ad ogni modo, dato che l'astigmatismo, rispetto alla miopia, non è poco, nella mia ignoranza da quello che pensavo, si consigliavano maggiormente per tale disturbo lenti asferiche o biasferiche, queste ultime forse ancora più indicate. Può essere stia dicendo un'eresia quindi mi perdoni anticipatamente. Il senso della questione è, scegliere delle lenti sferiche anziché asferiche/biasferiche sarebbe una scelta meno indicata, o come lei stesso mi ha detto potrebbe andar bene? Grazie.

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    3. Per stare sul sicuro ripeterei la geometria in uso.... tuttavia sono rari i casi in cui la lente asferica da fastidio. Dipende dall'elasticitá del sistema visivo. Va anche detto sistema molto rigido trova difficoltá di fronte a qualunque cambiamento.

      Parlare di rigiditá/flessibilitá é comunque una notevole semplificazione. Anche condurla al sistema visivo é limitante: si dovrebbe parlare di sistema visuo-posturale.

      Tra asferica e biasferica, per quel che ho potuto osservare nei miei clienti, non ho notato percepissero differenze. Ritengo abbiano un effetto ottico percepibile simile.

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    4. La ringrazio per il consiglio. Per dovizia di informazioni volevo dirle che consultandomi con l'oculista, i reali gradi di astigmatismo erano -4.25 occhio destro e -3.75 occhio sinistro, la prescrizione è stata fatta di grado inferiore per non dare difficoltà sin da subito alla visione troppo corretta. Effettuerò un'ulteriore visita di conferma su questo tema prima di comperare le lenti. Onestamente non pensavo neanche io che il mio difetto visivo fosse così pronunciato.

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    5. con valori di 4 diottrie (in aggiunta alle sferiche) potrebbe essere il caso di passare ad indici refrattivi maggiori e geometrie asferiche per ottenere lenti piú sottili.

      meglio comunque controllare. É insolito, ma non impossibile, che non ci si renda conto di veder male con valori di astigmatismo cosí elevati. In genere in questi casi potrebbe essere utile (mio parere personale) fare una topografia corneale per valutare che non vi siano irregolaritá nella forma della cornea stessa. Anche una semplice cheratometria su diversi punti della cornea puó dare delle indicazioni, ma una topografia é sicuramente piú precisa.

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    6. Grazie nuovamente. Ad ogni modo la topografia è stata già fatta e la cornea è risultata regolare.

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    7. Buonasera, mi permetto di intervenire nuovamente più che altro per chiudere il cerchio riguardo la mia dinamica. All'atto della nuova visita, e a una prova di tolleranza delle nuove lenti di circa 5 minuti, si è convenuto di aumentare i poteri ottici in questo modo : OD : S -0.50 Cil -3.25 asse 180, OS : S -1.25 Cil -3.00 asse 10. Diciamo quindi che la prescrizione per l'astigmatismo risulta potenziata. Non essendo venuto a capo della geometria in uso sulle mie lenti attuali, (non si riesce a risalire al tipo di geometria senza le bustine dell'azienda produttrice, ho consultato sia oculista che ottico), onestamente sarei più propenso per andare su lenti asferiche, con indice di rifrazione o 1.60 o 1.67. Non so se lei vuole aggiungere altro o c'è poco altro da dire :) Grazie.

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    8. L'ottico con cui sono in contatto per le lenti trova che la scelta tra sferiche e asferiche sia paragonabile, che non troverei particolari differenze, se non un discorso di spessore/estetico. Dovrebbe farmi 2 preventivi, uno per delle lenti asferiche 1.60, e uno per delle lenti sferiche 1.67.

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    9. Grazie dell'aggiornamento. Come accennavo in altri articoli/risposte le variazioni diottriche di mezza diottria tra un controllo e l'altro possono effettivamente esserci: del resto valutiamo la reazione a uno stimolo... e la reazione puó variare in funzione di molti fattori.

      In teoria una lente asferica genera meno alterazioni delle immagini.... tuttavia si tratta di una valutazione a occhio (quindi imprecisa). Se l'indice refrattivo nelle vecchie lenti era maggiore o uguale a 1,67 probabilmente avevano geometria asferica.

      Come accennavo riguardo l'adattamento: dipende.
      Il piú delle volte non ci sono problemi. Ma non tutti reagiscono allo stesso modo. É solo per cautela che suggerisco, nel dubbio, di replicare la geometria a cui si é abituati.

      Da tener presente che potrebbe essere necessario un adattamento anche a causa della variazione di potere.

      Sotto il profilo estetico le lenti asferiche alterano un po'meno la forma degli occhi visti attraverso le lenti.

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    10. Alla fine con l'ottico abbiamo optato per delle Lutina 1.60 asferiche USC-ES BC. Le aspettiamo dal Giappone ora. Speriamo bene :)

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  3. D'altra parte correggo la mia affermazione, lei mi ha detto di mantenermi sulla geometria che utilizzo attualmente. Fosse asferica mi manterrei ovviamente su quella.

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    1. potrebbe essere una strategia avere entrambe le geometrie. Un occhiale sferico ed uno asferico. Ritengo (non ricordo studi atti a sostenere o demolire questa tesi) che il sistema visivo potrebbe imparare a gestire entrambe le soluzioni, guadagnando elasticitá in quanto non si genera una abitudine. Una persona dinamica di solito le percepisce differenti ma comunque entrambe funzionali (al massimo con una preferenza verso una o l'altra)

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  4. Mi permetto di intervenire nuovamente giusto per chiederle un'ultima delucidazione. Le lenti ordinate alla fine sono arrivate, tutto bene, senonché l'unico "difetto" che posso segnalare è che le lenti attirano spesso e volentieri riflessi sul blu/viola alla mia vista, nel senso che la visione non è completamente trasparente ma in base alle fonti di luce mi appaiono davanti vari di questi riflessi, esigui, come dei rettangolini/lineette verticali. È una cosa normale e a cui dovrò fare l'abitudine per la tipologia di lenti scelta o meno? Grazie.

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    1. Addirittura attirano i riflessi? Giochi di parole a parte. Se la lente é selettiva per la luce blu puó succedere che generi riflessiblu-viola.
      I filtri per luce blu lavorano per assorbimento e riflessione. Quindi una parte di luce blu che colpisce la lente viene riflessa. Di contro, in certe condizioni di luce, possono essere visibili i riflessi blu dall'interno.

      Come scrivevo rispondendo ad un altro commento (non ricordo piú dove) in negozio non li ho mai notati sui miei occhiali. Ci ho fatto caso solo durante il lockdown, periodo in cui ho usato il pc di giorno e la luce entrava lateralmente dalla finestra. Non ho fatto caso se fossero rettangolini o lineette. Posso supporre che le finestre generino rettangoli luminosi e i neon delle linee.

      A parte questo unico caso non ho mai notato riflessi, menneno uscendo dal negozio in pieno giorno con la luce che arrivava da tutte le parti.

      É comunque un effetto che poche persone notano (e torniamo ancora una volta alla percezione soggettiva). Riguardo i riflessi li noto solo sui vecchi rayban da sole che ho e che non hanno trattamenti antiriflesso... li ho notati subito la prima volta che li ho messi; prima usavo dei revo (fantastici, ma non li fanno piú come una volta) e passare ad una lente meno performante mi ha un po'infastidito nei primi momenti. Ora non ci faccio piú caso (e sto parlando di riflessi veri e propri e per nulla attenuati).

      Credo quindi che sia una situazione passeggera. Non farci caso e passeranno da soli. Concentrati nel vederli e non passeranno mai.

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    2. Grazie per la risposta. Posso confermarle che in pieno giorno e con esclusivamente la luce del sole, non noto questa sorta di "fastidio", solo perifericamente alla lente se inclino la testa. I riflessi sono venuti fuori più con luce artificiale, specie di attività commerciali (l'ottico stesso), lampadine o lampioni stradali (soprattutto). Mi conforta sapere dunque che sia un comportamento "normale" che si attenuerà con l'abitudine. Già a occhio, e nella visione che ho con queste nuove lenti a differenza delle precedenti, noto una diversificazione di geometria, quasi sicuramente quindi le precedenti erano sferiche.
      Volevo essere solo certo del fatto che come tutte le cose fosse solo un esercizio di abitudine o se invece avessi già dovuto iniziare a preoccuparmi un giorno dopo l'acquisto :D

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    3. Il segreto é non farci caso... Concentrati su di essi e saranno piú accesi; Fai altro e vedrai che spariranno.

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  5. Buongiorno a tutti che lente mi consigliate, o.d.-7,50 ; -1,25
    o.s. -8 ; -1,50.
    Lettura:
    o.d . -4,50; -1,25
    o.s. - 5 ; -1,50
    Asse 85 e 75 per distanza.
    Lenti progressive.
    Grazie.

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    1. Si tratta di un mio parere con mie personali preferenze. Seiko con indice 1,74
      Riguardo lo specifico tipo di geometria progressiva dipende.

      Il mio suggerimento è di parlarne col proprio ottico per valutare costi/benefici di diverse soluzioni.

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  6. Salve, mi permetto di commentare sotto questo interessante articolo, per chiederle un parere.
    Ho una miopia ad entrambi gli occhi di -2,5. Attualmente uso un occhiale con montatura in acetato rettangolare e lenti antiriflesso indice 1.6. Inoltre in estate un occhiale da sole con lenti indice 1.5 e curvatura abbastanza avvolgente (molto spesse ai bordi in quanto forma a goccia tagliate da un diametro 90). Quando lavoro al computer uso un occhiale con lenti in vetro e correzione inferiore (-2.25).
    Vorrei ora mettere lenti nuove ad una montatura di forma abbastanza circolare (diametro 50) da usare nel tempo libero in alternativa agli occhiali in acetato (che continuero' ad usare).
    Non ne ho la certezza assoluta ma penso che tutte le lenti che ho siano sferiche.
    Il primo dubbio è quindi se preferire nuove lenti sferiche oppure se posso provare le asferiche.
    Diversi ottici a cui ho chiesto un preventivo mi hanno detto che qualora si usino piu' occhiali, devono essere tutti dello stesso tipo (es. tutti asferici) altrimenti non ci si abitua mai all'asferica e puo' dare fastidio.
    Un altro ottico invece mi ha detto che per la mia correzione non dovrei avere fastidi anche usando due tipologie diverse contemporaneamente.
    La asferica costa per Hoya solo 15 euro in piu a coppia ed avrebbe un doppio vantaggio estetico: meno cerchi e occhio meno rimpicciolito per chi mi guarda (anche io ho il nasone per cui piu' di tanto non posso avvicinare la montatura agli occhi).
    Sono quindi tentato. Per altre marche come Essilor invece la differenza di prezzo tra sferica e asferica dello stesso indice e trattamenti è molto piu' alta (quasi 100 euro) e non capisco quindi come mai per Hoya sia tanto bassa.
    Come trattamento mi hanno fatto buoni preventivi per Hoya Longlife e Hi-vision. Il primo è garantito 3 anni, il secondo 2. Non so se davvero valga il sovrapprezzo. Come indice sono indeciso tra 1.5 ad 1.6 (entrambi Hoya le fa anche asferiche). La montatura è in metallo, circolare, abbastanza sottile.
    Pensavo a 1.5 solo perche' da quanto ho letto ha Abbe 53 (vs 42) e perchè l'antiriflesso/antisporco/antistatico/antigraffio dovrebbe durare piu' anni.
    E' proprio cosi' che anche le 1.6 sono piu delicate per i trattamenti? In tal caso potrei anche chiedere un preventivo per 1.6 seiko, se Lei pensa sia meglio.
    Inoltre la differenza del numero di Abbe la percepisco oppure posso ignorare tale parametro per la scelta tra 1.5 e 1.6?
    Grazie in anticipo per un Suo prezioso consiglio in merito.

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    1. La risposta a tutte le domande é: dipende.

      concordo con entrambi gli ottici:
      da un lato cambiare tipo di lente e passare ad una asferica puó alterare la percezione periferica e generare qualche disagio... Quanto? Difficile quantificare perché é in funzione della tua elasticitá visiva, posturale e generale.
      Da un altro punto di vista chi gestisce piú lenti di diversa natura, generalmente, ottiene maggiore flessibilitá.

      Immagina di avere nel cervello un software per gestire le lenti sferiche. Se cominci a gestire anche le asferiche dovrai installare un secondo software... e se hai poco spazio potrebbe costarti qualche sforzo e installazione di driver aggiuntivi, ma potrai saltare da uno all'altro quasi automaticamente. E piú li alternerai e piú allenerai il sistema, non solo a gestirli singolarmente ma anche a ottimizzare il passaggio.

      Riguardo le 1,600 e le 1,500. Sono simili. Con la giusta cura i trattamenti di superficie durano le une come le altre. I problemi maggiori li abbiamo dalle 1,67 in su. Con quegli indici refrattivi ho notato una certa differenza e opterei per Seiko o Tokai.

      Su abbe non ti preoccupare troppo: al suo aumentare si riduce lo spessore..... Visti i poteri che riporti, il tuo occhio non dovrebbe notarlo.

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  8. Salve e grazie per la veloce risposta.
    A parte l'allenamento della flessibilità del sistema visivo, di cui non colgo i vantaggi, avendo un secondo occhiale con lenti asferiche che vantaggi avrei? Estetici?
    Complemento le informazioni segnalando che ho un lieve astigmatismo che non ho mai corretto. Inoltre un occhio ha maggiore miopia (-2.75 vs 2.50) ma mi hanno sempre consigliato di usare la stessa correzione (-2.50) in quanto la visione binoculare cosi' corretta è sufficiente.

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    1. Esteticamente si nota meno la variazione di forma dell'occhio dietro alla lente; a paritá di indice refrattivo e diametro sono piú sottili delle lenti sferiche.

      Sotto il punto di vista pratico alterano meno le immagini.

      Avere un sistema visivo flessibile permette un migliore adattamento e relativa funzionalitá in ogni condizione: la vista non rimane immutata nel tempo; essa é soggetta a variazioni. Le variazioni richiedono adattamento.

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  9. Salve,
    devo rifare gli occhiali dopo 15 anni per leggero peggioramento, lenti hoya 1.8 minerali, con cui vedevo benissimo, miopia elevata -13,25 e -8,25 -1,00 ( 50) tabo, lenti per tutti i giorni, per stare in casa vanno bene quelle attuali, sono estremamente indeciso se passare alle organiche seico o tokai oppure restare alle minerali 1.9 hoya o simili, i consigli sono disparati, le minerali vedono meglio non si rigano sono più sottili non patiscono il calore pero si rompono ecc... organiche più spesse, unico pregio più leggere...Consigli ? grazie Marco da Thiene.

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    1. Cancelliamo i marchi e i nomi dalle nostre menti.
      Parliamo di materiali.
      Il vetro é piú resistente nel tempo ma meno agli impatti e pesa di piú.
      Le lenti infrangibili sono piú leggere, proteggono dai raggi UV ma subiscono maggiormente gli effetti del tempo/intemperie.

      Riguardo allo spessore le lenti tra un 1,8 in vetro sferico e un 1,74 asferico ci sia poca differenza. Parlo di lenti in vetro sferiche perché quasi tutti i produttori le fanno cosí (mi pare che solo l'importatore itallenti abbia delle lenti asferiche in vetro, ma ignoro gli indici refrattivi di cui dispongono).

      La lente asferica, se si é abituati a lenti sferiche in vetro, dará sensazioni diverse e potrebbe richiedere un breve periodo di adattamento. Esteticamente alterano meno gli occhi dietro alle lenti (le lenti negative riducono le immagini facendoli sembrare piú piccoli). Personalmente ritengo sia dia troppo peso allo spessore e poco agli effetti ottici delle lenti; si tratta di un parere soggettivo ma noto di piú le lenti con elevate diottrie quando sono sferiche.

      Se ti preoccupa la trasparenza, le lenti della Tokai sono quelle con maggiore trasmittanza tra le infrangibili. Hanno comunquye trasmittanza minore di qualunque lente in vetro che, di contro, lasciando passare tutto, lasciano passare lunghezze d'onda dannose come i raggi UV.

      Personalmente opterei per le infrangibili... ma dipende anche dall'uso che ne fai. Visti i poteri suppongo che usi per lo piú lenti a contatto.... anche perché mantenere la binocularitá é difficile con 5 diottrie di differenza tra i due occhi; una strategia potrebbe essere quella di avvicinare i valori dei due occhi per ridurre gli effetti prismatici e le alterazioni delle immagini retiniche (ma va valutata attentamente soppesandone e testando pro e contro)... ma si tratta di un parere personale e molto soggettivo a cui, in questo frangente, non va attribuito alcun peso.

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  10. Si uso maggiormente lenti a contatto usa e getta ma le sopporto sempre meno nei periodi caldi, quella di avvicinare i valori dei due occhi per ridurre gli effetti prismatici mi era stato consigliato tempo fa e penso non sia da sottovalutare, ovviamente si deve provare, i nuovi occhiali saranno destinati agli usi più disparati compresi sport all'aperto bici sci montagna ecc, penso che comunque opterò per le organiche.. grazie mille, ( ps dove si trova il suo negozio ?) saluti

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    1. Sono poco distante: a Vicenza a 15 minuti dal centro, quasi sempre in Via Zanardelli, 13; di rado riesco ad anadare nel negozio storico in Piazza dei Signori, dove é piú facile trovare mio padre.

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  11. Buonasera, ho -7,00 -1,00 170 e -5,50 -1 170. L'ottico mi ha consigliato le seiko 1.74 bi-asferiche. Ma c'è un effettivo vantaggio rispetto alle asferiche? Secondo lui il costo in più ne vale la pena. Grazie

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    1. La lente bi-asferica, varia il valore di asfericitá 2 volte: in genere la prima volta nella zone centrale e la seconda in quella periferica.

      Esteticamente risultano un po' migliori. Di quanto? Difficile quantificarlo: si dovrebbe considerare diametro, centrature, forma ecc. Penso che il tuo ottico le avrá prese in considerazione.

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    2. Buongiorno, grazie per la risposta. In questo mese ho nel frattempo ordinato montatura nuova e le lenti di cui parlavo nel commento sopra. Il problema è che adesso non riesco ad avere una vista soddisfacente in quanto non riesco a mettere bene a fuoco le scritte. L'ottico mi ha fatto una super visita escludendo che sia un problema di prescrizione sbagliata, ha regolato un po' le astine ma nonostante questo la visione è molto più "pesante" degli occhiali vecchi, come se l'occhio continuamente volesse mettere a fuoco senza successo. Provengo da una montatura 46 con lenti 1.67 asferiche e sono passato con in più di astigmatismo 0.50 e 0.25 per occhio sinistro e destro a montatura 49 1.74 biasferica. Secondo lei può essere un problema di regolazione della montatura? (centratura, angolo pantoscopico o altro) visto che ho anche problema di sfocatura ai bordi? Di sicuro ci sarà anche una componente di abitudine ma dopo una più di una settimana continuo a vedere tutto "ballerino". Grazie

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    3. Aggiungo che ho notato che vedo meglio nella parte superiore della lente, mentre in quella inferiore è più sfocato, così come in basso vedo gli oggetti più schiacciati arrivando al bordo.

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    4. innanzitutto mi scuso per il ritardo nella risposta: di solito lo faccio entro 24 ore.... ma ultimamente non mi sono stati notificati i commenti:

      Detto questo...
      Dipende dalle abitudini precedenti.
      Le lenti asferiche hanno un abbassamento di potere man mano che ci si allontana dal centro. L'abbassamento é irrisorio, in genere sotto l'ottavo di diottria e quindi non percepibile.
      Tuttavia ci sono persone particolarmente sensibili che lo percepiscono. Inoltre le lenti asferiche riducono le alterazioni di forma delle immagini.... ma se prima le aveva sferiche potrebbe notarlo.

      La montatura influisce... sia per dimensioni (coprendo un campo visivo maggiore) che per posizione della lente, variando le dimensioni (distanza occhio lente) e forme delle immagini (inclinazione).

      Ipotizzando che tutto sia fatto correttamente e considerando che da un calibro 46 si é passati a un 49, potrebbe effettivamente essere solo questione di abitudine.

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    5. La ringrazio per la risposta. Alla fine dopo 2 settimane non riuscivo proprio ad abituirmi e con il mio ottico sono tornato alla vecchia gradazione con le lenti I xceed (quindi anche su misura). A distanza di una settimana però vedo ancora le cose sfocate e non riesco a trovare una quadra. Con i vecchi occhiali lo so che mi manca qualcosa ma vedo "solo" un po' sfocato. Con i nuovi (stessa gradazione) invece mi sembra di vedere le lettere mosse (quasi doppie) a qualsiasi distanza. Mi sembra che avendo messo a fuoco una scritta i miei occhi tendano a divergere e a sdoppiare l'immagine, cosa che non mi succede con la vecchia montatura. Ma è plausibile una cosa del genere? Ho forse intenzione di tornare dall'oculista per un altro controllo (insorgenza di displopia?). Non so se lei ha altre idee. Grazie

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    6. Per esperienza so che tutto é possibile. Quali siano le cause lo ignoro... Posso fare delle considerazioni, delle ipotesi... ma nulla di piú. Sono comunque sempre le solite considerazioni e ipotesi su:
      -poteri
      -centrature
      -montatura

      Se sono state messe le diottrie precedenti, e le centrature non sono variate rispetto a prima, rimangono gli effetti dovuti alla montatura:
      -distanza cornea-lente
      -angolo pantoscopico
      -angolo panoramico
      -dimensione della superficie

      Da considerare che su poche diorttrie ogni variazione influisce meno che su diottrie elevate e che probabilmente siamo in presenza anche di una certa "rigiditá" di tutto il sistema.

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  12. Salve, ho cambiato da poco gli occhiali e le lenti vecchie sono della Galileo: OD distanza +0'75 +2 vicino, OS distanza +1,50 +0,50 Cilindro Asse 110 +2,75 vicino +0,50 Cilindro Asse110 .
    Invece le lenti nuove sono della Seiko: OD +1.75 lontano +3,50 vicino OS +2,00 lontano +0,50 cilindro 70 Asse + 3,75 vicino +0,50 Asse 70. Noto che non riesco a tollerarle, mi bruciano gli occhi e me li sento stanchi ed ho mal di testa con nausea. L'oculista mi aveva detto che li avrebbe aumentati di poco e che avrei avuto così 10 decimi . Non capisco perché mi danno fastidio forse sono troppo forti ? Grazie per la risposta. Valeria.

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    Risposte
    1. riassumendo partivi da questa condizione:
      OD +0,75
      OS +1,50 +0,50 x110 (tabo? internazionale?)
      Add 1,25

      Sei passato a:
      OD +1,75
      OS +2 +0,50 x70 (tabo? internazionale?)
      Add 1,75

      OD aumentato di 1 diottria
      OS aumento di 0,5
      Addizione aumento di 0,5
      Astigmatismo: dipende dal sistema di misurazione: se una misurazione é con metodo tabo e l'altra con metodo internazionale allora la variazione dell'astigmatismo é zero; se in entrambi i casi é stato usato lo stesso sistema c'é un avariazionie di asse di 40 gradi.

      Propendo per la prima ipotesi ed escluderei l'astigmatismo dall'equazione. Escluderei anche la marca della lente come problematica.

      Rimangono le centrature e i poteri.
      Le centrature non le posso verificare.
      Sui poteri delle lenti invece posso dire che per ogni diottria positiva che aggiungiamo stimoliamo il sistema accomodativo a far divergere mediamente di 4 diottrie prismatiche (valore standard AC/A 4); se la divergenza (exoforia) é superiore alle capacitá di gestione soggettive (riserve fusionali) la correzione potrebbe si fa r vedere 10/10 ma genererá anche i disturbi che riferisci.
      Idem per l'addizione.

      Possiamo quindi supporre che la tua foria aumenti di circa 3 diottrie prismatiche (valore medio di aumento 0,75) verso l'esterno e che questa variazione non sia supportata dalle tue riserve. Inoltre l'aumento dell'addizione, se si tratta di una lente progressiva, stringe il canale di progressione.

      Il lavoro dell'oculista principalmente é quello di valutare lo stato di salute dell'occhio... le diottrie che prescrive sono sicuramente giuste se consideriamo un occhio alla volta. Le misurazioni eseguite dal medico oculista peró raramente considerano: forie, riserve fusionali, abitudini, postura, elasticitá accomodativa, binocularitá e disparitá di fissazione.

      Posso presupporre che l'occhiale cosí costruito potrebbe essere sovracorretto. Parlane con l'oculista e con l'ottico.

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  13. Sial le lenti vecchie che le nuove sono progressive e con le prime non ho mai avuto problemi fina dall'inizio. Non so che sistema di misurazione hanno usato. Grazie per la risposta.

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    1. Parlane col tuo ottico e fagli verificare la centratura.
      Verificate sia la cntratura delll'occhiale nuovo che quella dell'occhiale vecchio (a volte anche quello influisce)
      Se le centrature sono corrette é probabile che sia il potere prescritto a generare qualche problema (aumento medio di 0,75 e un ulteriore di 0,50 sul vicino)
      Anche la geometria della lente puó influire.... ma in minor modo e con sintomi diversi.

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