Realtá aumentata: potenziale futuro per la presbiopia

Realtá aumentata: potenziale futuro per la presbiopia

Premesse sulla realtá virtuale

Tempo addietro parlai di visori per realtá virtuale, argomento a cui sono particolarmente appassionato.

Lamentavo di un grosso difetto: hanno una focale fissa.... coem un presbite!

Per capire cosa intendo serve qualche premessa:

  • quando guardiamo da lontano i nostri occhi si allineano e focalizzano da lontano
  • quando guardiamo da vicino gli occhi attivano 2 processi coordinati: convergenza e accomodazione
  • i visori per la realtá presentano immagini con la stessa focale a tutte le distanze; va tutto bene finché guardiamo da distante, ma da vicino dobbiamo convergere senza attivare l'accomodazione.

L'ultimo punto é un difetto che viene utile a chi é presbite, ovvero persone che non sono piú in grado di attivare l'accomodazione (quasi tutti sopra i 50 anni)

Cosa é la realtá aumentata

 Di recente oltre ai visori per realtá virtuale sono arrivati sistemi di mixed reality:

  • Oculus Quest 3
  • Apple Vision Pro

Questi due visori oltre al VR permettono di vedere cosa abbiamo attorno grazie al passthrough.

Non si tratta di vera e propria realtá aumentata: non viene sovrapposto qualcosa a quello che giá vediamo.

Con questi sistemi vediamo una rappresentazione della realtá che ci circonda registrata dalle telecamere del visore e proiettata nello stesso, davanti ai nostri occhi; puó essere elaborata con informazioni aggiuntive, monitor e oggetti virtuali e attualmente si avvicina a quello che immaginiamo come realtá aumentata.

Fino ad oggi le cose piú simili a realtá aumentata erano:

  • I cellulari che mostravano sul display oggetti sovrapposti alle immagini della fotocamera
  • Google Glass fornivano solo alcune informazioni piuttosto statiche su un display piccolo e la possibilitá di registrare video (cosa che ha sollevato una serie di problemi di privacy).
  • Gli Holo Lens di Microsoft generavano raltá aumentata ma con molti limiti sul campo visivo in cui appariva, erano pesanti e costosi.
  • Ray Ban Meta sono occhiali che integrano audio, fotocamere e connettivitá... ma nessun display. Sono molto piú assimilabili a cuffie bluetooth che a un dispositivo per la realtá aumentata

Passthrough per la presbiopia.

Quello che abbiamo oggi grazie al  passthrough é forse la cosa piú simile alla realtá aumentata e questo tipo di tecnologia, come la realtá virtuale offre dei vantaggi a chi ha un sistema accomodativo poco reattivo: praticamente tutti i presbiti.

Questi sistemi (come qualunque altro visore VR) ci somministrano immagini messe a fuoco su una distanza superiore a 4 metri; anche quando guardiamo da vicino: di conseguenza i nostri occhi per osservare un oggetto virtuale vicino a noi convergeranno e i cristallini forniranno potere positivo; é tale potere positivo che in questi visori é di troppo e ci fará vedere male, ma non per i presbiti.

Chiunque sia presbite potrebbe in futuro usare questi dispositivi al posto degli occhiali da vicino. Potrebbero sostituire anche le progressive eliminando realmente le aberrazioni laterali tipiche di queste lenti. Stessa cosa per le lenti office: anzi, potremmo fare a meno degli schermi, del computer, dell'ufficio!!!!

"Potrebbe in futuro", questo passaggio va sottolineato.

E' vero che permettono la stessa focalizzazione sia da lontano che da vicino e potrei avere dei monitor virtuali della dimensione ed alla distanza che preferisco, ma :

  • sono ingombranti e pesanti
  • dipendono dalle batterie
  • hanno un campo visivo di 90 gradi (umanamente percepiamo una ampiezza fino a 210 gradi)
  • la risoluzione é troppo bassa per permetterci di vedere cose piccole
  • le fotocamere sono dipendenti dalle condizioni luminose

Il campo visivo ristretto, la dipendenza dalle condizioni luminose e la risoluzione bassa li rendono addirittura pericolosi se ci venisse in mente di usarli alla guida!

Confido peró che i progressi tecnologici possano risolvere questi problemi.

Se questi dispositivi si svilupperanno com'é giá successo per gli smartphone, potrebbero essere usati come "vision enhancer" e diventare utili anche per ipovedenti fornendo ingrandimenti o immagini ad altro contrasto; potremmo anche riuscire ad ampliare la gamma di frequenze che percepiamo (vedendo infrarossi e ultravioletti o addirittura i suoni!) o ampliare il campo visivo (questo peró potrebbe disorientare).





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