Adattamento alle lenti.
Nel 1937, quando mio nonno aprì il negozio di ottica le cose andavano diversamente. Non si occupava solo di ottica ma anche di fotografia e geodesia. A quei tempi l'oculista faceva le visite e prescriveva le lenti, l'ottico le montava. Tutto veniva fatto a mano, con minore precisione e scendendo a compromessi... e se quell'occhiale appena consegnato faceva girar la testa ci si doveva adattare. Oggi, a 80 anni di distanza, molte cose sono cambiate. Spesso gli ottici hanno anche un diploma o una laurea in optometria e partecipano a continui corsi di aggiornamento. Competenze maggiori per risolvere problemi specifici, legati non solo al veder nitidamente, ma anche ad una visione più confortevole e che richieda meno adattamenti da parte dell'utente finale. Meno adattamento non significa nessun compromesso. Lo vedo ogni giorno con le lenti progressive: le più evolute costano di più, offrono minori distorsioni laterali ma richiedono comunque un po' di elasticit