Strabismi o forie?
Cosa sia uno strabismo lo sappiamo un po' tutti: uno o entrambi gli occhi non puntano dove dovrebbero! Il termine più tecnico con cui vengono descritti è tropia. Sono suddivise in ipertropia, ipotropia exotropia ed esotropia; termini che ne indicano la direzione.
In linea di massima la tropia è ben visibile e legata a una disfunzione muscolare.
Risolvibile, in genere, con un intervento chirurgico.
Esistono poi le forie.
A differenza delle tropie queste vengono, generalmente compensate:
Per il cervello umano vedere doppio non è tollerabile... e facendo uno sforzo gli occhi vengono riallineati... ma uno sforzo eccessivo, alla lunga, non è tollerabile.
Le forie sono talvolta legate a difetti visivi: ad esempio un ipermetrope tenderà ad esempio a convergere troppo in quanto sfrutterà, per vedere nitidamente da lontano, i meccanismi di messa a fuoco da vicino. Per non vedere doppio talvolta uno dei due occhi viene escluso dalla visione e si posiziona altrove... come nell'immagine di fianco!
Il brutto delle forie è che spesso non sono evidenti come le tropie: danno sintomi come mal di testa, affaticano la vista e talvolta fanno vedere doppio.
Sono comunque facili da identificare durante i controlli optometrici e spesso sono anche facilmente correggibili: basti pensare che mediamente una lente da 0,25 induce una deviazione di una diottria prismatica (motivo per il quale anche piccole variazioni di diottrie possono indurre notevoli variazioni della percezione).
Bisogna stare molto attenti a questi fattori perchè gli errori di posizionamento del sistema visivo possono essere compensati in modo anomalo modificando la percezione di cio che osservo. Un esempio è la perdita o la riduzione della percezione degli spazi tridimensionali: le piccole differenze di profondità spariscono rendendo imprecisi compiti semplici come fare le scale o infilare un filo in in un ago; talvolta la difficoltà nella percezione tridimensionale può causare anche vertigini e mal d'auto.
Come riconoscere se son state verificate le forie?
Il test più semplice prevede l'occlusione di un occhio con una paletta e l'osservazione dei movimenti di quell'occhio quando la paletta viene rimossa (cover test).
Test più complessi ma che permettono una quantificazione delle forie sono tutti quei test che vi faranno vedere doppio (o comunque una immagine diversa tra occhio destro e sinistro), generalmente si prendono in considerazione due righe bianche da allineare ( test Von Graefe)
Ci sono poi i test di stereopsi che usano le stesse tecnologie usate nei film in 3D generando delle immagini che dovremmo percepire in rilievo (test finali del protocollo MKH); Questi test servono a valutare anche le disparitá di fissazione... ma non voglio mettere troppa carne al fuoco: il sistema visivo é molto piú complesso di quanto si possa immaginare.
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Grazie per il commento. Risponderó appena me ne accorgo (ultimamente non mi arrivano piú le notifiche dei nuovi commenti)