l'importanza della lacrimazione
La lacrima.
Troppo spesso viene sottovalutata.
Si pensa sempre alla lacrima immaginando persone che piangono; ma piangere è solo una elevata produzione di lacrima! In realtà abbiamo sempre un sottile strato di lacrima di fronte agli occhi per lubrificare, favorire lo scivolamento delle palpebre, nutrire la cornea, fornire ossigeno e protezione. Inoltre costituisce una vera e propria lente che ricopre la cornea e se non ha una forma regolare e il giusto spessore può generare fastidi come abbagliamento e fotofobia e deteriorare la qualità delle immagini che vengono proiettate sulla retina.
Insomma fa un sacco di cose! Ed è più complessa di quel che sembra: non è semplice acqua e sale!
Essa è composta da una parte liquida prodotta dalla ghiandola lacrimale, da una parte mucinica e una parte lipidica prodotta da altre ghiandole disposte lungo le palpebre.
La parte mucinica serve a mantenere la lacrima aderente alla cornea. Quella lipidica ad evitare che evapori troppo velocemente.
La lacrimazione viene stimolata in vari modi:
tramite gli attriti delle palpebre o legari alla presenza di corpi estranei e con i cambiamenti termici registrati dalla cornea (motivo per cui se c'è aria fredda lacrimiamo abbondantemente). Gli interventi chirurgici agli occhi possono interferire con la sensibilità dell'organo introducendo sbilanciamenti nella produzione della lacrima stessa.
La qualità della lacrima è fondamentale anche per un corretto utilizzo delle lenti a contatto. La lente a contatto non va effettivamente a contatto della cornea ma rimane immersa nella lacrima galleggiandoci dentro: con poca lacrimazione o di bassa qualità la lente a contatto risulta fastidiosa a causa della minore lubrificazone, gli attriti possono irritare la congiuntiva e diventa anche difficile da rimuovere dopo averla portata un po'.
Torno a ripetere che la lacrima è una struttura complessa e merita una analisi approfondita quando presenta qualche problema. Diffidate da chi vi da una lacrima artificiale senza aver minimamente indagato sulla qualità della vostra lacrima: esistono sostituti lacrimali specifici per la parte lipidica, liquida e mucinica. La lacrima artificiale sbagliata non fa danni... ma rappresenta solo una soluzione momentanea!
Molto importante sarebbe anche cercare di capire come mai la lacrima non funziona bene come dovrebbe. Bevo poco? Assumo farmaci particolari? Soffro di allergie? ecc.
Spero di poter dare uno stimolo ad indagare maggiormente e a non accontentarsi di una lacrima artificiale consigliata senza aver valutato il tipo di lacrimazione.
Troppo spesso viene sottovalutata.
Si pensa sempre alla lacrima immaginando persone che piangono; ma piangere è solo una elevata produzione di lacrima! In realtà abbiamo sempre un sottile strato di lacrima di fronte agli occhi per lubrificare, favorire lo scivolamento delle palpebre, nutrire la cornea, fornire ossigeno e protezione. Inoltre costituisce una vera e propria lente che ricopre la cornea e se non ha una forma regolare e il giusto spessore può generare fastidi come abbagliamento e fotofobia e deteriorare la qualità delle immagini che vengono proiettate sulla retina.
Insomma fa un sacco di cose! Ed è più complessa di quel che sembra: non è semplice acqua e sale!
Essa è composta da una parte liquida prodotta dalla ghiandola lacrimale, da una parte mucinica e una parte lipidica prodotta da altre ghiandole disposte lungo le palpebre.
La parte mucinica serve a mantenere la lacrima aderente alla cornea. Quella lipidica ad evitare che evapori troppo velocemente.
La lacrimazione viene stimolata in vari modi:
tramite gli attriti delle palpebre o legari alla presenza di corpi estranei e con i cambiamenti termici registrati dalla cornea (motivo per cui se c'è aria fredda lacrimiamo abbondantemente). Gli interventi chirurgici agli occhi possono interferire con la sensibilità dell'organo introducendo sbilanciamenti nella produzione della lacrima stessa.
La qualità della lacrima è fondamentale anche per un corretto utilizzo delle lenti a contatto. La lente a contatto non va effettivamente a contatto della cornea ma rimane immersa nella lacrima galleggiandoci dentro: con poca lacrimazione o di bassa qualità la lente a contatto risulta fastidiosa a causa della minore lubrificazone, gli attriti possono irritare la congiuntiva e diventa anche difficile da rimuovere dopo averla portata un po'.
Torno a ripetere che la lacrima è una struttura complessa e merita una analisi approfondita quando presenta qualche problema. Diffidate da chi vi da una lacrima artificiale senza aver minimamente indagato sulla qualità della vostra lacrima: esistono sostituti lacrimali specifici per la parte lipidica, liquida e mucinica. La lacrima artificiale sbagliata non fa danni... ma rappresenta solo una soluzione momentanea!
Molto importante sarebbe anche cercare di capire come mai la lacrima non funziona bene come dovrebbe. Bevo poco? Assumo farmaci particolari? Soffro di allergie? ecc.
Spero di poter dare uno stimolo ad indagare maggiormente e a non accontentarsi di una lacrima artificiale consigliata senza aver valutato il tipo di lacrimazione.
Commenti
Posta un commento
Grazie per il commento. Risponderó appena me ne accorgo (ultimamente non mi arrivano piú le notifiche dei nuovi commenti)