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Trasparenza delle lenti e dei prezzi.

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Ultimamente soffro di una certa frustrazione a causa della difficoltá nel far percepire la qualitá di un prodotto che é trasparente, invisibile. Se non é visibile come faccio a percepirne le caratteristiche? Una auto utilitaria é palesemente inferiore come motore, tecnologia e accessori alla top di gamma dello stesso produttore, dotata invece di frenata assistita, controllo di trazione, sedili in pelle ecc. e lo si vede anche dal prezzo! Al che mi sono detto: proviamo a valutare le cose dal prezzo , dando per scontato che qualcosa che costa di piú, anche se sulla carta ha le medesime caratteristiche, ha una qualitá maggiore. Facciamo quindi  una simulazione economica. I numeri che prenderó in considerazione sono puramente ipotetici, servono solo a dare l'idea di base. Le dinamiche del commercio sono un po' piú complesse di quanto descritto. Vorrei sottolineare che le cifre riportate d'ora in poi sono palesemente inventate e hanno il solo scopo di esempio g

La legge e l'optometria

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Di recente mi é capitato un video in cui il Presidente della SOI (Societá Oftalmologica Italiana), il Dr. Matteo Piovella, si é espresso contro gli optometristi, affermando che per la legge italiana l'optometrista non esiste e non é riconosciuta come figura medica. Sono affermazioni giá fatte anche in passato e giá criticate e commentate dalle controparti . Comprendo che vi sia una volontá di tutelare il paziente da personaggi che puntano al profitto e non al benessere del paziente, ma non credo che affermare che l'optometrista non esista sia la strada corretta. Senza nemmeno dover impazzire nelle ricerche, ho trovato in pochi minuti, nel portale della SOPTI (Societá Optometrica Italiana), un vecchio articolo di sintesi di giurisprudenza , nel quale sono riportate le sentenze della cassazione , con data e numero ed alcuni estratti delle sentenze stesse. Se voleste leggere l'articolo é sufficiente seguire questo link ; in questa sede riporteró per vostra comoditá

Prezzi gonfiati per essere scontati?

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Correva il 2014; ero in vacanza al mare e trovo dei Polaroid prezzati a 125 euro scontati e a 50! Sembrerebbe un super affare. Nel mio negozio il prezzo era quello di listino: 50. Ci  sono rimasto male anche quando un cliente mi ha chiesto un occhiale particolare che gli avevano proposto a 249 euro, quando nel listino al pubblico é a soli 149 euro! Capisco che ci troviamo nel libero mercato e posso vendere la merce al prezzo che voglio. Ma mettere un prezzo maggiorato per far vedere "lo scontone" e far leva sul fattore "occasione" lo trovo scorretto. Allo stesso modo ho trovato scorretta la pubblicitá di occhiali con lenti progressive a 499 invece che a 1200, prezzo medio (secondo questo gruppo di cui non cito il nome) di un occhiale dalle medesime caratteristiche, ma fatto dalla concorrenza. Accetto la sfida! Leggiamo le regole: in piccolo é scritto che monteranno lenti in materiale Cr39, quindi con indice refrattivo 1,500 e che potete scegli

Gli occhiali costosi inquinano meno

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Gli occhiali costosi inquinano meno. Non si tratta di una affermazione campata in aria per vendere occhiali a maggior prezzo, ma il frutto di diversi ragionamenti. Sono partito da un semplice fatto : molti occhiali economici sono "usa e getta" ... come le forchette, piatti e bicchieri di plastica che si usano nelle sagre e nei picnic. Facciamo un esempio : gli occhiali premontati. Sono occhiali economici, li trovate dal giornalaio come in autogrill . Sono prodotti in serie in materiali plastici o metallo; le lenti sono spesso in materiali plastici di bassa qualitá refrattiva e, tralasciando le problematiche relative alle centrature, se si danneggia qualcosa o si perde una vite l'ottico non avrá a disposizione un ricambio adatto . Risultato: ho speso poco, pochissimo, ma devo buttare l'occhiale . Ecco che diventano l'ennesimo oggetto di plastica non biodegradabile che riempie le discariche. Lo stesso discorso vale per gli occhiali da sole di basso

con l'avanzare dell'etá si recupera la vista?

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"mi hanno detto che con l'avanzare dell'etá avrei recuperato un po' di vista" Si tratta di una affermazione che sento spesso ed é legata ad un presunto miglioramento della vista e abbassamento delle gradazioni. vi assicuro  che questo tizio toglie gli occhiali e ci vede bene! Premetto che l'occhio é soggetto a molteplici variazioni nel tempo . Da bambini si é piú predisposti all'avanzamento della miopia o alla riduzione dell'ipermetropia, da adulti subentra la presbiopia. Vi sono infinite condizioni , sia legate a patologie che allo stress o all'ambiente, che inducono a continue piccole variazioni . Tra tutte queste micro modifiche, alcune portano ad una visione migliore e piú precisa , altre a situazioni di disconfort . In linea di massima non userei i termini come "miglioramento" o "peggioramento"; preferisco si parli di variazione . Si sente spesso che nei miopi la vista migliori attorno ai 45 anni. Ma co

ci sono decimi e decimi

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Oggi parliamo dei decimi, cosa sono e a cosa servono. Questo perché mi capita spesso di trovare una differenza nella valutazione dei decimi da quelli indicati da un collega o da un oculista... Nulla di strano: c'é un perché. Cosa sono i decimi? I decimi non sono da confondere con le diottrie:  le diottrie sono una caratteristica delle lenti con le quali possiamo modificare la definizione dell'immagine. i decimi servono a misurare la definizione percepita soggettivamente. Si tratta di una unitá di misura che serve valutare la definizione delle immagini percepita. É la piú usata per valutare lo status della visione, ma non tiene conto di abilitá come la percezione della profonditá, dei contrasti, dei colori, delle funzionalitá del campo visivo, dell'efficienza retinica o dell'efficienza dei movimenti oculari.   Andrebbe divisa in acutezza di visibilitá, risoluzione e localizzazione. Per non complicare troppo le cose: con le lettere si valuta l&

fumare fa male alla vista

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Ne parlai in un precedente post : fumare altera la lacrimazione. Sappiamo che il fumo irrita le ghiandole lacrimali accessorie , alterando la qualitá della lacrima stessa Un recente studio ha messo alla prova la capacitá di distinguere colori e sfumature di persone che fumano 20 sigarette al giorno, evidenziando che il consumo di prodotti con sostanze neurotossiche puó rendere meno efficiente la percezione dei colori. Sono stati proposti degli stimoli visivi a 63 fumatori e 71 non fumatori, tutti di etá compresa tra i 25 e 45 anni di ambo i sessi. A tali stimoli sono state evidenziate delle difficoltá nella percezione dei contrasti e dei colori blu-verde e rosso-giallo da parte dei fumatori É stato ipotizzato che l'uso di sigarette abbia potuto ridurre l'efficienza delle retine e della circolazione del sangue nei capillari dei fumatori. Personalmente aggiungerei che anche la lacrimazione fa la sua parte nella percezione dei colori: le alterazioni della lacr