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I termini usati dagli ottici spiegati in breve

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Studiando optometria mi chiedevo perché dovessi sapere che la tal cosa ha quel nome e non un altro: mi risposero che conoscere i concetti é importante e che dargli un nome ci permette di comunicare con altre persone che conoscono gli stessi concetti. A tal proposito ho pensato di creare un piccolo vocabolario per capire cosa dicono gli ottici quando parlano ai clienti. Conoscendo questo vocabolario anche il cliente saprá cosa chiedere all'ottico. Termini sulle capacitá visive Decimi Spesso confusi con le diottire , i decimi indicano la capacitá di distinguere dettagli minuti a distanze elevate. In un occhio ideale e perfetto si potrebbe arrivare a 20/10. Personalmente non ho conosciuto nessuno con tali capacitá ma ho potuto vedere persone in grado di distinguere 16/10. La quantitá accettata come buona e che indica un ottimale stato visivo é quella di 10/10. Diottrie Definisce il potere di una lente . Maggiore é il numero espresso e piú spessa sará la lente. Diot

Strabismi o forie?

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Cosa sia uno strabismo lo sappiamo un po' tutti: uno o entrambi gli occhi non puntano dove dovrebbero! Il termine più tecnico con cui vengono descritti è tropia. Sono suddivise in ipertropia, ipotropia exotropia ed esotropia; termini che ne indicano la direzione. In linea di massima la tropia è ben visibile e legata a una disfunzione muscolare. Risolvibile, in genere, con un intervento chirurgico. Esistono poi le forie. A differenza delle tropie queste vengono, generalmente compensate: Per il cervello umano vedere doppio non è tollerabile... e facendo uno sforzo gli occhi vengono riallineati... ma uno sforzo eccessivo, alla lunga, non è tollerabile. Le forie sono talvolta legate a difetti visivi: ad esempio un ipermetrope tenderà ad esempio a convergere troppo in quanto sfrutterà, per vedere nitidamente da lontano, i meccanismi di messa a fuoco da vicino. Per non vedere doppio talvolta uno dei due occhi viene escluso dalla visione e si posiziona altrove... come

Cosa sono i decimi e le diottrie: facciamo chiarezza.

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Cominciamo col definire cosa vuol dire vedere 10/10 Significa riuscire a distinguere delle lettere o dei segni di un determinato spessore posti a una determinata distanza. Questo vuol dire che i 10/10 di una tabella posta a 4 metri saranno composti da lettere più grandi di quelle usate in una tabella posta a 8 metri. Riassumendo sono una unità di misura per valutare la nitidezza delle immagini. E le diottrie? Rappresentano una unità di misura per le lenti. Tecnicamente parlando sono l'inverso del metro: se vedo bene alla distanza di 50 cm mi basterà convertire in metri quella distanza e invertirla (1:0,5 = 2D), ottenendo ad esempio la correzione che mi serve per vedere distante. Le diottrie servono anche ad indicare come le lenti deviano le immagini; In questo caso si parlerà di diottrie prismatiche. Per evitare effetti indesiderati le lenti devono essere ben centrate! Nell'immagine qua di fiancopotete notare come viene deviata la traiettoria di visione se cio che os

Come la vista influisce sulla postura

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Stavo leggendo questo articolo . Per chi non avesse voglia di leggerlo si parla di come la mandibola influisca sulla postura. Avevo inoltre già accennato al fatto che avrei parlato del libro "visione e postura". Ed eccoci qua. Visione e postura. C'è una stretta correlazione tra il sistema visivo e l'orientamento nello spazio: In piedi a occhi chiusi sfruttiamo il sistema propriocettivo e l'apparato vestibolare per rimanere in equilibrio; quando apriamo gli occhi sfruttiamo anche l'orizzonte ed altri riferimenti per stabilizzarci con maggiore efficienza. Una prova tangibile di questo sono alcune giostre che ci mostrano oggetti in movimento mentre il nostro corpo è fermo, provocando sensazioni di vertigini e disorientamento che spariscono nel momento in cui si chiudono gli occhi (un esempio pratico è la magic House a Gardaland). Un altro effetto simile lo si ha leggendo in un veicolo in movimento: il corpo registra un movimento, mentre gl