Il problema degli schermi grandi e le lenti office

Prima del Covid avevo preso l'abitudine di scrivere un articolo a settimana.
Faccio fatica anche perché devo gestire le risposte ai commenti.

A tal proposito, leggendo anche i commenti scritti via posta, noto come siano aumentate le difficoltá con l'uso degli occhiali occupazionali: job, office, lenti degressive ecc.

Comunque le si chiami, sono quelle lenti multifocali che permettono una visione nitida sia a distanza di lettura (40cm) che a distanze maggiori (da 1 fino anche a 4 metri).

La loro forza sta in 2 fattori

  • la differenza ridotta tra i valori da lontano e da vicino (addizione)
  • la distriubuzione delle zone di aberrazione, minori nella parte inferiore

Erano ottimi finché si usavano i monitor 4/3 da 15 pollici... poi sono arrivati gli schermi piatti, da 21 pollici con dimensione a 16/9.

Per mostrarvi cosa cambia sfrutteró delle immagini dei sopracitati schermi, sovrapponendole ad uno schema della lente office.

Postazione con monitor CRT

Ecco una tipica postazione anni 90...

Configurazioni simili erano molto diffuse almeno fino al 2010

La lente é ovale e comprende sia il monitor che la tastiera; ai lati del canale di progressione, evidenziate in rosso, si sviluppano le zone di aberrazione. In queste aree le immagini sono alterate ma non coprono aree utili.

Nonostante la mia sia una simulazione molto sommaria, potete notare che il monitor é ben visibile e la tastiera risulta inclusa nella parte inferiore della lente.

Si dovrebbe inoltre considerare che le aree disegnate in rosso non generano una variazione cosí netta e l'adattamento a questo tipo di lente era pressoché immediato.

 Postazione con monitor ultrawide

Andiamo ora a vedere cosa succede di fronte ad una postazione moderna.

Per la comparazione ho sovrapposto le tastiere affinché le due postazioni avessero la stessa proporzione rispetto alla lente.

Si nota subito come una buona parte del monitor entri nelle aree rosse.

Le alterazioni in quelle zone possono rendere difficili la lettura di elementi minuti posti nelle aree piú lontane dal centro del monitor (systray e orologio).

Potrebbe anche esserci l'impressione che il monitor stesso abbia una forma a trapezio: piú stretto sopra e largo sotto.

Come si possono risolvere questi inconvenienti?

Ci sono un paio di cose che possiamo fare, senza dover acquistare un monitor piú piccolo.

La prima cosa da considerare é l'allenamento: il sistema visivo puó essere addestrato alla gestione di queste aree; semplicemente indossando le lenti. Piú si usano e piú gli occhi si allenano a questa nuova condizione; il cervello rimappa i punti retinici corrispondenti e impara a raddrizzare le linee che appaiono incurvate (la forma a trapezio a cui accennavo).

In alternativa possiamo scegliere una lente office con minore escursione lontano-vicino: sono lenti dedicate ad una visione che, a differenza delle lenti occupazionali tradizionali, hanno un raggio d'azione che si ferma a circa 80 cm (escursione di +1,25), invece che a due metri di distanza (escursione di circa +2,00).

Capita a volte che non ci si riesca ad adattare nemmeno a queste lenti. In questi casi l'unica soluzione sono le lenti monofocali, ma vanno calibrate su una distanza specifica, ad esempio quella del monitor; tuttavia in questo scenario la lettura a 40cm sarebbe imprecisa e potrebbe essere necessario un secondo paio di occhiali o una lente bifocale "ricalcolata" per funzionare (ad esempio) con il monitor nell'area principale e con documenti e tastiera nell'area della lunetta.

Il migliore consiglio che vi posso dare é parlatene con il vostro ottico: si presuppone che conosca il vostro caso e che abbia dati per guidarvi nella scelta piú corretta per le vostre specifiche esigenze.

 

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