I raggi UV fanno bene, I raggi UV fanno male.

La questione mi ricorda molto una canzone dei CCCP che diceva:

Io sto bene
Io sto male
Io non so come stare

Cosa dice la scienza? Analizziamo con il metodo scientifico!
  • si osserva il fenomeno raccogliendo dati
  • si formula una ipotesi 
  • si verifica l'ipotesi attraverso esperimenti
  • l'ipotesi é confermata?
    • SI, si formula una legge che spiega il fenomeno
    • NO, si formulano nuove ipotesi e si riprende dal secondo punto 
Il metodo scientifico é uno strumento molto valido e non esclude che, se alla luce di nuove scoperte, si possano rivedere affermazioni passate.

Parliamo di raggi Ultravioletti.

I raggi UV vengono emessi dal sole e filtrati dall'atmosfera. Sulla terra ne arriva solo una piccola parte. Si tratta di radiazione elettromagnetica a lunghezza d'onda corta. Lunghezze d'onda piú corte degli UV sono i raggi X. Stanno proprio tra i raggi X e lo spettro del visibile (lunghezze d'onda che possiamo percepire con i nostri occhi).

Sono responsabili dell'abbronzatura, della produzione di vitamina D ma anche dell'invecchiamento della pelle, sviluppo di tumori e alcune patologie dell'occhio.

Negli ultimi anni sono stati fatti diversi esperimenti e studi per valutare se i raggi UV riducessero l'avanzamento della miopia. Sono stati fatti studi su polli e scimmie... interessanti ma non danno prove decisive (non mi pare siano stati divulgati i metodi di somministrazione dei raggi UV). Sono stati fatti studi in base a questionari compilati: in questi casi bisogna stare attenti a chi e come li ha compilati.

Solo uno di questi studi mi ha convinto: si trattava di valutazione della lunghezza assiale in pazienti a cui era stata innestata una IOL (IntraOcular Lens). Un gruppo aveva la protezione UV integrata nella lente, l'altro no. Pare che il gruppo senza protezione abbia sviluppato meno lunghezza assiale del bulbo.
Il numero era ampio e i dati erano misure oggettive.

Quindi i raggi UV bloccano la miopia?

Non é corretto. Anzi, non sarebbe corretto affermarlo ora.
Per fare una sperimentazione corretta vanno considerati diversi elementi; in questo caso:

  • il campione considerato
  • l'ambiente in cui vengono condotti gli esperimenti

Il campione di alcune sperimentazioni erano polli, altri scimmie. Il gruppo delle IOL che ho citato prima erano tutti umani, ma con una lente artificiale inserita nell'occhio. Possiamo affermare che in assenza di tale lente avremmo ottenuto gli stessi risultati? Possiamo affermare che la predisposizione alla miopizzazione di polli e scimmie
sia la stessa degli umani?

L'ambiente esterno (intendo proprio quello che c'é fuori da case e uffici). É un fatto conosciuto, stare all'aperto riduce l'avanzamento della miopia. La motivazione espressa fino ad oggi era legata al fatto che l'occhio puó guardare a distanze elevate. Diversi studi avevano dimostrato una accelerazione della miopia in luoghi chiusi (vedi, ad esempio, il rapporto del comandante Kent, del quale parlai anche qua). 

Andrebbero quindi eliminate le interferenze esterne e valutato solo la presenza o assenza della radiazione ultravioletta: Dovremmo prendere due gruppi di persone e farli vivere in due ambienti identici: uno con luce artificiale e l'altro con lampade UV. Se il gruppo bombardato dagli UV si miopizza meno del gruppo di controllo, allora avremo una prova che i raggi UV rallentano la miopia... Ma conoscendo la tossicitá degli UV (si sconsiglia di stare a lungo sotto le lampade abbronzanti e al sole senza protezioni adeguate) si dovrebbero considerare anche gli effetti collaterali sul resto dell'organismo.

Qualche giorno fa mi trovavo a pranzo con dei colleghi ed é venuto fuori che tra poco potremmo (forse) avere anche questi risultati! Voci di corridoio (non ho le conferme) dicono che in qualche parte della Cina stiano facendo proprio questo esperimento! In Cina stanno infatti affrontando una emergenza epidemica (oltre al covid19) riguardo alla miopia. Pare infatti che gli asiatici siano piú predisposti ai processi di miopizzazione.

Una sicurezza totale?

La ricerca scientifica non da certezze assolute. Se questo esperimento dimostrerá che i raggi UV rallentano la miopia sará solo un piccolo passo avanti: sará necessario valutare se e quanto la rallentano o se addirittura ne  bloccano l'avanzamento. Successivamente andrá valutato qual'é la corretta esposizione alla radiazione per ottenerne l'effetto di stabilizzazione della miopia senza rischiare gli effetti fototossici.

Torno a sottolineare che una sicurezza la abbiamo: una elevata esposizioni ai raggi UV (sia in termini di tempo che di quantitá) é dannosa per la salute, sia degli occhi che della pelle. Tale esposizione andrebbe evitata o mitigata tramite dispositivi di protezione (con creme, abbigliamento e occhiali)!

Cosa fare?

Le linee guida estive dicono di stare all'ombra nelle ore piú calde, indossare un cappello e occhiali da sole. In effetti, durante l'estate, si esce di piú e siamo esposti al sole per piú tempo.

D'inverno il cielo é grigio e le ore di sole si riducono, tuttavia non va sottovalutata la protezione: se si va in montagna abbiamo meno protezione da parte dell'atmosfera e ci puó essere il riverbero della neve.

Il mio invito é sempre lo stesso: moderazione e prevenzione.
Come quando prendete il sole al mare: proteggetevi.
La mia raccomandazione é di farlo per tutto l'anno, non solo in estate!


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