occhiali da sole: protezione o colorazione?

Lo sapevate che negli occhiali da sole colorazione e protezione UV non vanno di pari passo?
Ci possono essere occhiali molto scuri che non proteggono e lenti molto chiare che proteggono.
Come si puó distinguerli?

Le basi per capire

Partiamo dal concetto che la luce é energia e che l'enerigia é una onda.
A seconda di come sono fatte queste onde il nostro corpo puó percepirle in modo diverso.

Gli infrarossi, con lunghezza d'onda 700nm - 1mm, sono percepibili come calore ma invisibili all'occhio umano.
L'energia visibile, ció che vediamo e percepiamo come luce e colore, ha lunghezze d'onda comprese  tra 700nm e 400nm.
Tra i 400nm e i 100nm vi sono gli ultravioletti.

Esistono molte altre frequenze oltre gli ultravioletti e al di sotto infrarossi: sono onde radio, micro onde, raggi x ecc di cui non discuteremo perché non interagiscono quotidianamente con il sistema visivo.

Da cosa dobbiamo proteggerci?

Ci si deve proteggere dai raggi ultravioletti. Si dividono in UVA, UVB e UVC. Sono in parte filtrati dall'atmosfera e quelli che arrivano a noi sono gli UVA (400-315 nm) e una porzione di UVB (315-280 nm).
Sono lunghezze d'onda corte, quindi cariche di energia. Conosciamo bene gli effetti di questa energia sulla pelle: le scottature che si prendono d'estate se non si usa la protezione solare.
Come si protegge la pelle, si devono proteggere anche gli occhi.

Queste frequenze non sono visibili e pertanto non possiamo vedere nemmeno cio che le blocca. Ecco perché una lente puó essere protettiva anche se a noi sembra trasparente.
Per identificare tale protezione i libretti di conformitá, con cui deve essere consegnato l'occhiale da sole, devono riportare la dicitura UV400, come 400nm, la frequenza da cui cominciano gli ultravioletti.

La colorazione a cosa serve?

Comfort. La luce visibile non é dannosa (a parte forse le frequenze del blu, vicine agli ultravioletti; per semplificazione ignoreremo questo dato), tuttavia puó essere fastidiosa.
In presenza di forti variazioni luminose tendiamo a socchiudere gli occhi per limitare l'ingresso della luce (ad esempio la mattina quando si aprono le finestre o si accende la luce); il sistema visivo dovrebbe essere in grado di autoregolarsi, disattivando alcune cellule della retina (bastoncelli) e attivandone altre (coni).
Vi sono situazioni in cui questo "passaggio di testimone" non é particolarmente efficiente o sono presenti anomalie nel sistema visivo come, ad esempio, miodesopsie, cataratta, albinismo, o la piú comune dislacrimia.
Ecco che la colorazione della lente, che va a coprire la luce visibile, viene in nostro soccorso.

Differenti intensitá di colore

Secondo te, questi occhiali, a che classe di filtro appartengono?
Quello che viene comunemente chiamato "grado di protezione" si divide in 4 classi, in funzione dell'intensitá del colore, da 0 a 4, dal piú chiaro al piú scuro. Come detto in precedenza il grado di protezione é solo una dicitura che non garantisce la protezione dai raggi UV. Si tratta di una dicitura errata

La classe 0 identifica un filtro molto trasparente. Appartengono a questa classe le lenti con una trasparenza fino all'81%. La colorazione é appena percepibile o impercepibile.

I filtri di classe 1 sono molto chiari, ottimi nelle giornate nuvolose, fanno un bell'effetto in discoteca ma ATTENZIONE, anche se sembrano molto chiari sono vietati per la guida notturna!

La classe 2, semplicemente perché si tratta di una via di mezzo tra la 1 e la 3. In questa classe possiamo trovare le lenti sfumate (che usualmente sopra sono di classe 3 e sotto di classe 1)
I filtri di classe 3 sono piuttosto scuri, ottimi nelle giornate di sole ma anch'essi vietati per la guida notturna.

Infine vi é la classe 4. Una colorazione cosí intensa e scura da esser vietata alla guida, sia notturna che diurna! É utile in presenza di condizioni di luce estrema, ad esempio nell'esplorazione dei ghiacciai

Differenti colori

Apro una parentesi sul colore scelto: non tutti i colori danno lo stesso effetto su tutte le persone. Non parleró di quale colore sia meglio per miopi ipermetropi o astigmatici, in quanto gli effetti che influiscono sulla nitidezza sono da valutare in base alla correzione ottica.

Parleró invece della percezione: un filtro di classe 3 marrone sembrerá piú luminoso di un filtro classe 3 grigio o verde.
Diversi colori hanno diversi effetti sui fotorecettori. Ecco che la scelta del colore diventa molto soggettiva.

In linea di massima i colori caldi sottraggono blu ed accentuano i contrasti (non a caso le lenti Prizm della Oakley sono quasi tutte, anche quelle che sembrano grige, tendenti al rossiccio/marrone); Il grigio fa sembrare la lente piú scura perché sottrae un po'tutte le frequenze cromatiche in modo uniforme; il G15 (il verde rayban) sottrae oltre al grigio anche i rossi, sembrando quindi ancora piú scuro.

Vi sono infinite sfumature di colore: se non vi sono patologie per le quali il medico abbia prescritto un determinato filtro colorato, semplicemente scegliete quello che vi sembra piú confortevole.

Come sempre rimango aperto ad eventuali esperienze

Commenti

  1. Ciao Alberto!
    Sono uno studente di ottica, all'ultimo anno
    Questa sera giravo il web.. E ho trovato il tuo blog, davvero ben fatto, sia per le informazioni che dai che per la semplicità con cui le trasmetti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per i complimenti. Ho apprezzato veramente molto le tue parole.
      Spero aver reso le nozioni facilmente comprensibili anche a chi non é nel settore (le persone a cui é effettivamente dedicato il blog).

      In bocca al lupo per gli esami. ;)

      Elimina

Posta un commento

Grazie per il commento. Risponderó appena me ne accorgo (ultimamente non mi arrivano piú le notifiche dei nuovi commenti)