I tablet stanno rovinando i giovani.

"Smettila di guardare la tv che diventi cretino!"
Si tratta di una frase che in gioventú ho sentito spesso, sostituita poi da:
"basta con i videogames che diventi cretino!"

E non avevano tutti i torti (in particolar modo con le trasmissioni che fanno adesso! Peppa Pig in primis) e per fortuna non sono diventato cretino.
Non lo sono diventato perché erano tempi semplici, in cui i videogiochi giravano sul Commodore 64. Qualcuno se lo ricorda? Funzionavano con le cassette audio che, tramite lo stesso principio dei vecchi modem, trasmettevano informazioni alla macchina che caricava il programma.

Giocare a Turrican su cassetta con un C64 significava passare tra i 10 e i 20 minuti di caricamento tra un livello e l'altro e si finiva per bighellonare nell'attesa.
Fu quel bighellonare ed il giocare con gli amici del quartiere che mi permise un corretto sviluppo del sistema visivo. Come dicevo erano tempi semplici e c'erano meno miopi.

Adesso le cose sono cambiate.
Cellulari e tablet hanno sostituito le baby sitter, fungono da videogame, lettore musicale e veicolano i rapporti sociali. E i ragazzi passano le giornate a fare "cic" e "ciac" su uno schermo.

Studiando optometria ho imparato che la visione non é solo negli occhi ma soprattutto nel cervello. Ecco che il sistema visivo viene pienamente coinvolto nello sviluppo della grafia: l'occhio vede, il cervello comprende e muove la mano per scrivere e man mano che si scrive l'occhio vede e manda nuovi impulsi al cervello, sia per comprendere che per dare nuovi comandi alla mano. La scrittura, per molti scontata,  diventa un complesso mezzo per sviluppare la mente.

Qualcuno affermerá che sia il futuro e che non ci possiamo far nulla. Ma dobbiamo fare qualcosa in quanto non é a misura d'uomo. Figurarsi se é a misura di bambino!

Osservate l'impugnatura dell'adulto e la corretta posizione di mano e testa.
Ora osservate la bambina: matita verticale e testa ruotata e inclinata.
Il problema?
Il problema é che con tutta questa tecnologia  i bambini non stanno imparando a scrivere a mano: impugnano penne e matite come delle scimmie.

Qualcuno minimizzerá la cosa e dirá che comunque riescono a scrivere.
Certo. La questione a questo punto non diventa solo cognitiva. Una errata impugnatura modifica la posizione del polso, della spalla e della schiena.

E non sará solo la postura a soffrirne! La testa sará inclinata e gli occhi dovranno compensare sia la posizione che  la messa a fuoco, le  quali risulteranno asimmetriche e maggiori, in funzione della breve distanza dal foglio! (clicca qua per approfondire)

Cosa si puó fare per cercare di limitare i danni?
Nella lettura meglio usare un leggio il quale terrá il foglio inclinato costringendo alla postura eretta.
Durante la scrittura é meglio prediligere le care vecchie penne stilografiche a matite e penne a sfera.
La penna stilografica per scorrere bene deve avere una inclinazione particolare che costringe alla presa corretta. Una alternativa potrebbe essere l'uso di inserti in cui infilare la matita/penna che rendono scomode impugnature errate.

In ambito ottico-optometrico lo sviluppo di asimmetria puó spesso ricondurre ad errate posture e viceversa. Puó quindi essere presa in considerazione anche la correzione con occhiali, oltre alle norme di corretta igiene visiva (in particolare il punto 1).

É compito dei pediatri avvisare i genitori, ma anche oculisti e optometristi possono fare la loro parte. Genitori e insegnanti dovranno poi sorvegliare i ragazzi ed educarli a posture funzionali ad uno sviluppo corretto.

Quest'anno, a Natale, vi invito a non regalare un videogame portatile o un cellulare ai vostri figli. Piuttosto un Kindle o del Lego. Non alleneranno la scrittura ma affaticano meno il sistema visivo e sono certamente educativi.


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