Progressive si, no, quali?

Capita spesso che al primo approccio con le lenti progressive ci sia una certa titubanza.
Le ragioni sono molteplici:

-uno conoscente o parente che non si è abituato
-costano parecchio perchè sono costruite su misura
-non esiste una lente da provare prima per vedere l'effetto che fa

In realtà la situazione è molto più complessa di quanto possa sembrare.
Vi sono molti fattori da prendere in considerazione; abitudini, età, flessibilità accomodativa, determinazione.

Ma spesso si dimenticano la domanda fondamentale: La lente progressiva a cosa mi serve?
L'ottico di un tempo avrebbe affermato: con la progressiva si fa tutto! Si vede da lontano e da vicino e anche tutto quello che sta in mezzo.

Oggi però molte cose sono cambiate; con la crescita dei bisogni e con il lavoro che richiede una buona vista a brevi distanze sono aumentate anche le possibilità.


La progressiva tradizionale rimane una ottima opzione e va bene per molti.... ma non per tutti!
Facciamo qualche esempio:

-Mario è autista e guida i pullman turistici. La sua esigenza è di vedere bene da distante e poter controllare i dati sul cruscotto e sul navigatore (posti ad una distanza di circa 70cm). La lente progressiva tradizionale ha un buon campo visivo da lontano, discreto sulla distanza vicina ma pessimo su quella distanza di 70cm. In suo aiuto possono venire lenti progressive da guida (ad esempio Drive Safe prodotte da Zeiss)

Risultati immagini per lenti progressive
-Gianni lavora 8 ore al giorno allo sportello della banca. La lente progressiva lo costringe ad inclinare indietro, in modo innaturale, la testa. Ha esigenza di controllare documenti, lavorare col PC e poter stabilire un contatto visivo col cliente al di la dello sportello ha misogno di una lente occupazionale per distanze ridotte (ad esempio Job-Vision di Opto-In)


-Elena invece dirige la banca dove lavora Luciano. Ha esigenze molto simili a quelle di Luciano ma deve anche muoversi e passare da un ufficio all'altro. Per lei ci vuole una lente occupazionale con un raggio d'azione maggiore (ad esempio le Seiko Indoor)

-Laura è una giovane studentessa. Legge molto, usa lo smartphone per rimanere in contatto con gli amici ma soffre di frequenti mal di testa. Da un controllo si nota la presenza di un eccesso di convergenza quando guarda da vicino. L'occhiale da lontano le crea il mal di testa quando legge; quello per lettura non le permette di seguire le slide proiettate. Si troverà bene con una lente che le permetta una visione a fuoco da lontano con un valore più leggero da vicino per eliminare il mal di testa (ad esempio le Anti Fatigue di Essilor)

-Pino è un pensionato e ogni domenica va a passeggiare in montagna e raccoglie funghi nel bosco. Ha bisogno di una visione stabile da lontano e di una buona qualità da vicino per distinguere i funghi velenosi da quelli buoni. Nel suo caso un bifocale sarà molto più comodo di qualunque progressiva!

Il mondo delle lenti è estremamente vasto. Ho citato solo 4 tipi di lenti di 4 produttori diversi ma, come potete immaginare, ce ne sono molte di più. Un consiglio che posso dare a chi si reca dall'ottico è quello di dare più informazioni possibili sulle proprie abitudini. Agli ottici invece suggerisco di non concentrarsi su un solo produttore di lenti.


Ricordate che ogni persona ha le sue esigenze.
Ogni persona ha le sue lenti.

Commenti

  1. le digital lens Zeiss in quale ambito di utilizzazione si collocano?

    RispondiElimina
  2. Le digital somigliano alle progressive... tuttavia il sistema con cui viene aggiunto il potere da vicino è completamente diverso. L'altra differenza è che le gradazioni che raggiungono sono molto basse.

    Come suggerisce il nome sono lenti che nascono per l'utilizzo con smartphone, i quali vengono mediamente tenuti abbastanza vicino (30 cm mediamente). La essilor ha un prodotto simile che chiamano "anti fatigue". La Opto-IN le chiama... (ho un lapsus). Insomma quasi ogni produttore di lenti ne ha una sua variante. Se usate nel modo corretto sono lenti che possono prevenire l'avanzare della miopia o eliminare i mal di testa legati a eccessi di convergenza degli assi visivi (ma suggerirei a riguardo un controllo optometrico approfondito).

    RispondiElimina
  3. Buonasera, vorrei chiederle gentilmente se fosse a conoscenza dell'indagine sulle lenti progressive 2017 promossa da Occhiali24 e se sì cosa ne pensa della qualità delle lenti proposte. Grazie mille, Cerasela

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vorrei anche precisare che il gruppo occhiali24 si pone come un mio concorrente e quindi potrei non essere pienamente imparziale.... ma una cosa che ho imparato negli anni é che pagando poco ottengo poco ed é un principio abbastanza corretto.

      "l'indagine" non é una indagine ma una promozione camuffata da indagine. Personalmente ritengo si tratti di marketing per giustificare un prezzo basso senza chiamarlo "sconto" o "promozione".

      La definizione di Indagine é: "Attività sistematica, volta ad appurare la verità intorno a fatti determinati". Fattori che non vengono spiegati. Quindi su cosa stanno indagando? Usano le persone come cavie? E le fanno pure pagare per fare da cavia! A mio avviso non si tratta di indagine ma di promozione commerciale.

      A maggior ragione hanno il limite di 2000 occhiali al mese e 50 partecipanti per ottico... Meccanismo volto a mettere fretta con il messaggio "iscriviti prima che sia troppo tardi!"

      Parliamo ora di prezzi: non conosco nulla delle lenti steiner ma ci sono progressive che possono costare al negozio 15€ e montature da 1€ (di solito made in cina). Diciamo che gli costi 40€ l'occhiale completo... ecco che riescono a rientrare dei costi e fare un buon guadagno. Magari le lenti non sono il massimo, ma il fattore psicologico legato all'aver speso poco le rende piú accettabili! Inoltre se non ci si adattasse e il negozio dovesse rimborsare la cifra, la perdita sarebbe al massimo di 40€. Tuttavia, se non ho letto male le scritte in piccolo, non parlano di rimborso completo, ma di rimborso in caso la cifra dei nuovi occhiali fosse inferiore a quelli vecchi, il che mi fa presupporre che se le cose non vanno bene potrebbero proporre lenti piú costose e performanti o lenti monofocali.

      Tuttavia questo é un ragionamento che faccio io come ottico, magari ho sbagliato tutto e questi stanno realmente facendo una indagine regalando merce sotto costo. Ma da che mondo e mondo, credi a me, nessuno da niente per niente.

      Elimina
  4. Salve,
    mi permetto di scriverti anche in questo articolo sulle progressive oltre che su quello delle lenti fotocromatiche.
    Sto per acquistare il primo paio di lenti progressive: lavoro tanto al PC ma devo anche leggere documenti e interagire con i colleghi in una stanza. Il mio ottico mi ha consigliato non delle vere e proprie progressive ma delle lenti "nuove" che farebbero al mio caso perché avrei una bassa miopia e una bassa presbiopia (-2, +1). Non so esattamente il nome di tali nuove lenti ma a suo dire mi permetterebbe di poter muovere maggiormente il capo anche quando leggo senza avere fastidi (con le progressive tradizionali invece, sostiene, che i micromovimenti sarebbero solo a carico degli occhi per non avere fastidi). Quindi a suo dire dovrei riuscire ad adattarmi meglio e più velocemente con queste "nuove" lenti.
    Il costo di tali lenti è sensibilmente inferiore a quello delle progressive di alta qualità, perciò mi chiedo se davvero tali vantaggi non nascondano altri svantaggi che non mi sono stati presentati.
    Non è una mancanza di fiducia nel mio ottico ma...purtroppo sono da poco in una nuova città e ci vuole del tempo per entrare in piena sintonia con chi comunque reputi un professionista che vuole aiutarti e offrirti un prodotto che faccia al caso tuo.
    Grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono probabilmente le digital della Zeiss.... ma anche altri produttori di lenti hanno un equivalente. Si tratta di lenti con una addizione che raggiunge al massimo 1,25. E puó essere una soluzione valida.

      Erano nate per ridurre lo stress accomodativo. Le aziende lo chiamano stress digitale perché suona bene e per il fatto che usiamo molto dispositivi digitali come tablet e cellulari. Non é il digitale in se il problema.... ma la prolungata focalizzazione da vicino. Se si leggessero libri a lungo si otterrebbe il medesimo effetto accomodativo.

      Nota sui dispositivi digitali: catalizzano l'attenzione. e questo riduce gli ammiccamenti e favorisce la dispersione della lacrima.

      Elimina
    2. Salve Alberto,
      grazie per la celere risposta.
      Effettivamente le lenti che mi sono state proposte sono quelle con addizione massima di 1.25...ricordo che l'ottico mi ha nominato tale parametro. Non erano Zeiss ma al momento la ditta produttrice non è quello che più mi interessa. Vorrei infatti cercare di capire come funzionano, cosa le differenzia dalle tradizionali progressive, soprattutto in termini di vantaggi/svantaggi rispetto a queste ultime.
      Ho provato a cercare qualcosa su internet ma non ho trovato nulla che mi spieghi tecnicamente la differenza di queste rispetto alle progressive tradizionali: funzionano meglio sulle corte distanze , ma non si perde nulla sulla media o lunga distanza?
      Ancora grazie!

      Elimina
    3. Una volta mi dissero che ottengono le variazioni di potere lavorando sull'asfericitá della lente. Tuttavia, essendo fisica ottica, a me viene solo da pensare al teorema di Minkwitz: maggiore sará l'addizione e piú stretto diverrá il canale di progressione.

      Il successo delle lenti a supporto accomodativo sta proprio qua: nascono con una addizione inferiore (partono da 0,25 fino ad un massimo di 1,25) alle lenti progressive (che partono da 1,00).

      Se vista in questo modo le differenze tra una lente a supporto accomodatico con add +1.00 e una progressiva +1.00 sono ridotte.

      Se non ricordo male, mi pare che ci sia comunque una variazione sulla distribuzione delle aberrazioni e del canale di progressione... tuttavia non avendo mai visto una mappa delle aberrazioni di queste lenti, confrontate con le progressive, non posso avere certezze basandomi sulle parole dei rappresentanti (ognuno millanta che la propria lente é meglio della concorrenza).

      Quelle che funzionano meglio sulle corte distanze (rispetto alle progressive) sono le occupazionali: Office, Job, Working o in qualsimodo vengano chiamate.

      Queste lenti (indipendente dalla marca) dovrebbero avere una funzione piú simile alle progressive: visione da distante nitida, da vicino anche (a patto che vi sia un residuo accomodativo sufficiente). La esigua quantitá di aberrazioni é giustificata dalla addizione bassa. Il costo é minore in quanto esiste solo una misura sulla lunghezza di progressione (con una maggiore serialitá nella costruzione dei semifiniti da cui poi si ottengono le lenti).

      Tieni presente che alcune parti di questa risposta sono supposizioni in quanto non ho dati sufficienti (ad esempio il discorso dei costi e sulla linea produttiva)

      Elimina
    4. Grazie ancora per la sua risposta.
      Devo dire che quello che mi dice, anche se (e grazie per l'onestà, non è da tutti riconoscere i propri limiti e non spacciarsi per onniscienti ...) in parte sono solo supposizioni , è logico e condivisibile.
      Mi fa piacere condividere con le e nel blog, sperando poi possa essere utile a qualcuno, la mia esperienza.
      Mi sono recata dall'ottico che mi ha proposto questo tipo di lenti chiedendo ulteriori delucidazioni: in qualità di cliente credo ne avessi il diritto. E il suo collega si è mostrato molto disponibile e pronto a dissipare tutti i miei dubbi.
      Si tratta di lenti Hoya Sync iii, il costo inferiore è giustificato dalla più semplice tecnica di costruzione: mi sembra di aver capito che sia realizzata da una sovrapposizione di una lente asferica ad una lente monofocale. Sul perché il canale di progressione in questo caso non sia paragonabile a quello ottenibile con delle comuni lenti progressive di pari addizione, non saprei.
      In ogni caso avendo una addizione piuttosto contenuta me la sono sentita di provare questo "nuove" lenti, fidandomi di chi me le ha proposte.
      Spero sia cosa gradita se, dopo un po' che le avrò indossate, condividerò sul blog la mia opinione.
      Un caro saluto.

      Elimina
    5. Ritengo che la condivisione di esperienze sia sempre cosa utile. Attenderó di sentire l'esperienza a lenti indossate (in genere essendo bassa l´addizione dovrebbero esser facili da gestire).

      Ho chiesto ad un collega di valutare le aberrazioni appena gli capita sotto mano una lente di questo tipo per confermare il tutto

      Elimina
    6. Salve Alberto,
      è quasi una settimana che ormai indosso le nuove lenti e le ho "testate" praticamente in tutte le situazioni.
      Mi sono abituata immediatamente, non ho avvertito alcun fastidio o disguido...sono davvero molto confortevoli.
      L'ottico mi ha dato alcuni consigli ma devo dire che abituarmi a indossarle correttamente è stato più un processo naturale che non ragionato, e questo fin dai primi momenti.
      Se questo dipenda dal tipo/qualità della lente o da una "predisposizione personale" non posso dirlo, riferisco solo che il mio ottico sostiene che per esperienza le lenti a supporto accomodativo sono moto facili da indossare e offrono un miglior confort delle progressive.
      Ringrazio ancora Alberto per il supporto che offre con il blog, per la sua disponibilità e competenza.
      CdA

      Elimina
    7. Innanzitutto ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza: si sente piú spesso chi non si abitua rispetto a chi si trova bene con le lenti multifocali.... nonostante i casi come il tuo siano la maggioranza.

      L'adattamento é legato a molteplici fattori: nel tuo caso specifico sei particolarmente avvantaggiata da una bassa addizione e non escludo una buona predisposizione.

      Sono felice ti sia trovata bene e ti ringrazio per tutti i complimenti. Non ritengo comunque di essere piú competente di altri ottici o optometristi.... solo un po' piú comunicativo.

      Grazie ancora

      Elimina

Posta un commento

Grazie per il commento. Risponderó appena me ne accorgo (ultimamente non mi arrivano piú le notifiche dei nuovi commenti)